Che profumino!

Quando un’esperienza ci colpisce, suscita in noi emozioni forti, diventa parte integrante di noi, costituisce la nostra identità. Ecco perché abbiamo un forte bisogno di raccontare agli altri: per una maggior coscienza e conoscenza di noi stessi e per dare motivazione alle scelte che abbiamo fatto e alle strade che abbiamo percorso. Il dono dello Spirito ci rende testimoni, così che diventiamo noi responsabili del dono della fede che abbiamo ricevuto, del nostro incontro con Gesù.  Ecco che la gioia che scaturisce da questo incontro non può essere incarcerata in noi stessi, non può essere privatizzata, ma va offerta agli altri. Come ci insegna Gesù, solo condividendo, la gioia diventa piena.

Obiettivo

Riscoprire il dono dello Spirito ricevuto nel Sacramento della Confermazione, come presenza che anima la vita quotidiana, come presenza che anima la storia e ci rende testimoni capaci di condividere la gioia del Vangelo.

Lancio del tema

FILM: Julia and Julie di Nora Ephron

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=dywx7K3lnuI

TRAMA: 1949. Julia Child si è appena trasferita a Parigi per seguire il marito addetto culturale dell'ambasciata americana. Nella nuova città è ammaliata dalla cucina francese e per combattere la noia inizia un corso professionale per diventare cuoca. La passione la travolgerà, tanto da scrivere un libro che, dopo le tortuose vicende per pubblicarlo, diventerà la Bibbia per qualsiasi americano che voglia imparare a cucinare. Tutt'oggi la Child è una leggenda negli Stati Uniti.
Nel 2002, Julie Powell si è appena trasferita nel Queens, sopra una pizzeria. All'università era tra le più promettenti ma la sua vita, alla soglia dei 30 anni, è in un limbo da quando ha rinunciato a completare il suo romanzo. Riuscirà a trovare un senso alla sua esistenza grazie al libro di Julia Child, aprirà un blog e racconterà la sua sfida: completare le 524 ricette della sua eroina in 365 giorni.

Perché?

La cucina diventa un mezzo per testimoniare la bellezza della vita. Ecco che Julie powell prova a ripercorrere le ricette scritte nel libro da Julia Child. Da Julia a Julie, per riscoprire il senso della vita.

CANZONE:  Viaggia insieme a me, Eifflel 65

 

Storia

Padmani Gunawardena è una giovane cingalese.

Elio la incontra nelle coltivazioni della pregiatissima cannella dello Sri Lanka, l’antica Ceylon.

Elio ha letto un sacco di informazioni, durante le 11 ore di volo, per coprire altri 7.600 km della sua ricetta.

“La cannella vanta una storia millenaria: era già citata nella Bibbia, nel libro dell'Esodo; era usata dagli antichi Egizi per le imbalsamazioni ed è citata anche nel mondo greco e latino. Importata in occidente con le carovane durante il medioevo, convinse gli olandesi a impiantare un traffico stabile con lo Sri Lanka nella prima metà del 1600, per divenirne i principali importatori d'Europa.

Ha un aroma secco e pungente, che ricorda quello dei chiodi di garofano con una nota pepata.

Però, la cannella dello Sri Lanka ha un aroma ugualmente profumato, ma meno aspro e più dolce.

"Devo assolutamente usarla per il mio dolce”, disse Elio.

Mentre si trova nei campi, Padmani canta in continuazione con le sue compagne, diffondendo un’incredibile allegria e un forte senso di condivisione del lavoro.

Elio è colpito dal bellissimo sorriso di Padmani, che non le abbandona mai il volto.

Lei ride e gli dice: “È inevitabile essere allegri. Il nostro clima consiste in un’eterna estate, tra gente che sorride in tutte le occasioni. Si vive molto a contatto con la natura, particolarmente rigogliosa e ricca di flora e fauna in ogni angolo dell’isola. Prevale la semplicità nello stile di vita”.

E sempre sorridendo, la ragazza torna al suo lavoro, riprendendo il canto dove l’aveva lasciato.

Elio adesso pensa che sia proprio il suono di quelle voci ad essere assorbito dalla cannella, che andrà ad arricchire il suo dolce, rendendogli più lieve la faticosa preparazione del piatto.

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Ingrediente

La cannella o cinnamomo (Cinnamomum verum J.Presl, sin. C. zeylanicum Blume) è un albero sempreverde alto circa 10–15 m, originario dello Sri Lanka, dal quale si ricava l'omonima spezia diffusa in Europa quanto in Asia. Le foglie sono opposte, di forma ovale e allungata, possono raggiungere i 18 cm di lunghezza e i 5 cm di larghezza. I fiori, bianchi, sono riuniti in infiorescenze. Il frutto è una drupa che contiene un seme privo di albume.

Vengono chiamate ugualmente cannella piante diverse. Le due più frequentemente usate come spezie sono Cinnamomum verum e Cinnamomum cassia.

A differenza di altre droghe da cucina, la spezia non si ricava dal seme o dal frutto, bensì dal fusto e dai ramoscelli che, una volta liberati del sughero esterno e trattati, assumono il classico aspetto di una piccola pergamena color nocciola. La cannella può essere venduta in questa forma e sbriciolata al momento dell'uso, oppure essere venduta in polvere.

La spezia che si ricava dalla Cinnamomum zeylanicum è la più fine e costosa.

La cannella Cinnamomum cassia Nees, anch'essa della famiglia delle Lauraceae, è detta anche cassia ed ha un aroma più aspro, ma è meno costosa, per cui è frequente.

È usata in molti modi differenti da secoli. La tradizione occidentale la preferisce impiegata nei dolci di frutta, specie di mele, nella lavorazione del cioccolato, di caramelle e praline, come aroma in creme, nella panna montata, nella meringa, nei gelati e in numerosi liquori. La tradizione orientale e creola la usa anche nel salato, in accompagnamento di carni affumicate e no. Entrambe l'amano come aromatizzante del tè.

I bastoncini di cannella conservano il loro aroma se riposti in barattoli di vetro ben chiusi e lontani da fonti di calore e dalla luce. Anche la polvere di cannella si conserva allo stesso modo, sebbene perda molto delle sue caratteristiche e del suo aroma.

La componente indiana è stata certamente un fatto determinante nella strutturazione ed evoluzione della cultura cingalese. A livello sociale vige il sistema delle caste e permangono usi relativi alla soggezione della donna all'uomo. L'elemento religioso è ancora fortissimo nella caratterizzazione dei costumi, spesso ingentiliti da un'elevata formazione culturale. Ogni momento della vita è oggetto di cerimoniali molto curati. Molto diffuse le cerimonie propiziatorie legate alla vita agricola. L'animismo è dominante nella maggior parte della popolazione e le superstizioni sono molto radicate (l'astrologo funge praticamente da consulente agronomo). Numerosi i canti (specie femminili) che accompagnano il lavoro nei campi e ancora in auge le danze contadine eseguite solitamente intorno al tamburo (detto rabana). Durante tutto l'anno si susseguono nello Sri Lanka feste religiose, per la maggior parte pagane e mistiche, che attirano ogni singalese, a qualsiasi fede religiosa appartenga; spesso le feste delle varie religioni si fondono. La “festa del nuovo anno”, per esempio, riunisce indù e buddhisti intorno a sontuosi pranzi, ma la festa singalese più spettacolare è l'Esala Perahera, che si tiene a Kandy, sul monte Esala, e che celebra la nascita di Visnu. Le danze cerimoniali sono tutte ispirate dalla mitologia e si dividono in due categorie: le danze kandyane, che costituiscono una forma d'arte fra le più antiche del mondo, e le danze del diavolo, che si rifanno a tradizioni barbare e grottesche.

L'abbigliamento si impernia su due indumenti tipici: il sari e il sarong, che presentano alcune varianti talvolta caratteristiche.

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Percorso Sacramenti

Brano biblico | Commento | Preghiera | Attività | Per riflettere | Scheda adolescenti

Cresima

BRANO BIBLICO

Il granello di senape (Mt 13,31-32) 

Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo.  Esso è il più piccolo di tutti i semi; ma, quand'è cresciuto, è maggiore degli ortaggi e diventa un albero; tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami».

COMMENTO

Come il granellino di senape, anche il Regno di Dio è qualcosa che inizialmente si fatica a vedere, un seme di speranza che ha in sé una potenzialità straordinaria. Anche la nostra  fede, ricevuta nel battesimo, cresce nella misura in cui restiamo aperti ad accogliere questo seme e, quando siamo consapevoli della ricchezza e preziosità di questo dono, possiamo ricevere il sacramento della confermazione perché lo Spirito ci sostenga nella nostra crescita spirituale e ci renda capaci di far crescere, in noi e nel mondo, il Regno dei Cieli.

PREGHIERA

Signore Gesù,
fa che il tuo Spirito continui a soffiare su ognuno di noi
perché la fede che ci hai donato cresca in noi,
così che possiamo affrontare con coraggio gli ostacoli al tuo progetto.
Sostienici,
perché quel piccolo seme accolto,
curato della nostra preghiera e dell’amore verso noi stessi e gli  altri,
con la grazie dello Spirito,
continui a crescere in noi
e ci renda  autentici testimoni del tuo Amore.

 

ATTIVITA’: INDOVINA CHI

OBIETTIVO: Riconoscere nella vita e negli incontri quotidiani la presenza e i doni dello Spirito Santo, per poterli testimoniare e condividere con gli altri.

Gioco a squadre, che segue il modello di “INDOVINA CHI”. In un tabellone comune saranno applicate 30 schede con diversi personaggi, che raffigurano le diverse professioni. Le squadre, a turno, dovranno fare una domanda (alla quale si possa rispondere solo con si/no) e scoprire il personaggio misterioso. Si prevedono tre manches al termne delle quali verranno svelate tre identità: un fabbro, un velista, un prestigiatore, che rappresentano, il fuoco, il vento e la colomba.

Ed ecco svelarsi il vero protagonista della nostra attività: lo Spirito Santo

MATERIALE:  Cartellone con  schede personaggi per INDOVINA CHI

 

PER RIFLETTERE

  • Com’è per te la “professione” del cristiano?
  • Per te cos’è la vita secondo lo Spirito? E quali momenti le dedichi?
  • “… invece di sentirmi scoraggiata, mi sono detta: Dio non può ispirare desideri irrealizzabili. Pertanto, nonostante la mia piccolezza, posso puntare alla santità” (Santa Teresa di Lisieux).  Condividi questo pensiero? 
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Percorso Comunità

Brano biblico | Commento | Preghiera | Attività | Per riflettere | Scheda adolescenti

Testimonianza

BRANO BIBLICO

At 11, 1-18

Gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: "Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!".
Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo: "Mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me. Fissandola con attenzione, osservai e vidi in essa quadrupedi della terra, fiere, rettili e uccelli del cielo. Sentii anche una voce che mi diceva: "Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!". Io dissi: "Non sia mai, Signore, perché nulla di profano o di impuro è mai entrato nella mia bocca". Nuovamente la voce dal cielo riprese: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano". Questo accadde per tre volte e poi tutto fu tirato su di nuovo nel cielo. Ed ecco, in quell'istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell'uomo. Egli ci raccontò come avesse visto l'angelo presentarsi in casa sua e dirgli: "Manda qualcuno a Giaffa e fa venire Simone, detto Pietro; egli ti dirà cose per le quali sarai salvato tu con tutta la tua famiglia". Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come in principio era disceso su di noi. Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: "Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo". Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?". All'udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: "Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!".
 

COMMENTO

Questa pagina degli Atti segna l’apertura del dono della fede ai pagani. La salvezza operata dalla Pasqua di  Gesù e operante nei Sacramenti è dono per tutti, non è privilegio di un popolo, non è privilegio di pochi… l’incontro di Pietro con Cornelio segna questa apertura. Pietro ha dovuto superare non poche resistenze a questa apertura (con sé e nel confronto con gli altri apostoli). Era fisso nei suoi schemi, rinchiudeva il dono dello Spirito al solo popolo di Israele. Ma è lo Spirito stesso a condurlo e a scendere in dono sui pagani. Lo Spirito rompe i suoi schemi e lo rende testimone verso la comunità del dono universale della salvezza.

 

PREGHIERA

Perché il mondo creda

Signore, benedici i tuoi figli che desiderano solo servirti servendo quelli che tu hai loro affidato.

Effondi su di noi il tuo Spirito perché possiamo farlo traboccare con abbondanza.

Tienici uniti nella nostra diversità: non così uniti da spegnere la diversità, non così diversi da soffocare l'unità.

Compi in noi il miracolo della tua unità: tu Uno nella sostanza eppure trino nella relazione personale.

Donaci la tua fecondità di Padre, la tua donazione di Figlio, la tua effusione di Spirito, perché il mondo creda che tu ci hai mandato e perché ci sia dato di amarlo questo mondo, di rigenerarlo con te, di portarlo stretto a noi come una madre porta stretto a sé il proprio figlio.

Donaci di amarti e di svuotarci per te per riempirci di te. Benedici questa terra già benedetta e donaci di essere per essa una benedizione.

Donaci quella benedizione che in essa lasciarono, calpestandola, i patriarchi, gli apostoli, Maria, e tutti i nostri padri nella fede.

(don Andrea Santoro, missionario nel  febbraio 2006)

ATTIVITA’: STAFFETTA DEL TESTIMONE

Svolgimento: i ragazzi vengono divisi in squadre. Ad ognuno viene chiesto di pensare ad un’esperienza bella che ha vissuto e di scriverla su un cartoncino. I biglietti vengono raccolti in una busta.

E’ necessario preparare il percorso della staffetta segnalando un punto A di partenza e un punto B.

La squadra deve dividersi e dislocarsi metà al punto A e metà al punto B.

Si consegna la busta ad un ragazzo che sarà il testimone .

Ecco come si svolge la staffetta:

1° tratto da A a B: 1 ragazzo e il testimone viene portato in spalla;
2° tratto da B ad A : ai membri del primo tratto si unisce una persona che si trova al punto B e il testimone viene portato in trono (i due ragazzi formano un trono con le braccia e il testimone si siede sopra);
3° tratto da A a B : ai membri del secondo tratto si unisce una persona (gruppo A) e il testimone viene portato ad aereo (due prendono il testimone per le braccia e uno per le gambe);
4° tratto da B a A
: ai membri del terzo tratto si unisce una persona (gruppo B) e il testimone viene portato a sfinge (i quattro ragazzi si mettono a quattro zampe e il testimone anche lui a quattro zampe sta sopra di loro).

E avanti così con i membri successivi della squadra fino a che non sarà l'intero gruppo a portare il testimone.

Attenzione: la cosa più importante è come viene passato il testimone. Quest'ultimo, non può assolutamente toccare terra. Ad ogni infrazione corrisponderà una penalità per la squadra che dovrà fermarsi per 4 secondi.

Materiale: Buste, cartoncini, penne, e oggetti per segnalare il punto A e il punto B.

Perché?

I richiami alla realtà della testimonianza sono chiari: testimoniare costa fatica e necessita attenzione; se la nostra testimonianza vacilla o cade, si 'guasta', deve essere risollevata. Nel momento in cui 'forniamo' la nostra testimonianza, la passiamo a qualcun’altro, dobbiamo renderci conto di avere tra le mani qualcosa di fragile, che per mantenere la sua coerenza e interezza ha bisogno di delicatezza. Inoltre, se portare il testimone da soli è difficile, in squadra meno.

 

PER RIFLETTERE

  • Come mi sento quando devo raccontare qualcosa di bello ai miei amici?
  • Vengo ascoltato? E io ascolto quando è qualcuno che vuole raccontare un’esperienza a me?
  • Riesco facilmente a dire che frequento l’oratorio? Oppure no? Ne parlo con qualcuno?
  • Che tipo di Testimone sei?
  • Ho mai raccontato a un amico cosa vuol dire per me credere in Gesù?
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