Argomento del giorno
La parola chiave della giornata è l' EQUILIBRIO
Immagine origami: Gru https://www.youtube.com/watch?v=1y39BELkTuk&list=PLuTAROuUqT4_16YP4FB-MzLVbPwTFvBLT&index=1
Video origami
Storia
Giornata 1- Il risveglio della Gru
Una fredda mattina d'inverno, Tristan si svegliò emozionato. Era il suo compleanno e aveva sentito voci mormorare che qualcosa di speciale lo aspettasse. Non vedeva l'ora di scoprire quale sorpresa lo attendesse.
Dopo una deliziosa colazione preparata dalla sua famiglia, Tristan si diresse verso il tavolo, dove un piccolo pacchetto avvolto in carta colorata catturò la sua attenzione. Con un sorriso curioso, lo aprì delicatamente e scoprì un meraviglioso origami a forma di gru.
Il delicato uccellino di carta era verde brillante come uno smeraldo, con pieghe perfette e ali elegantemente allargate. Tristan rimase incantato dalla sua bellezza: nonostante fosse affascinato dall'arte dell'origami, non aveva mai imparato a realizzare figure complesse come quella gru.
Determinato ad imparare a sua volta a realizzarlo, si rivolse alla sua famiglia, chiedendo se conoscevano qualcuno che avrebbe potuto insegnargli come fare o se sapevano di libri nei quali trovare diagrammi e istruzioni. Nessuno sembrava sapere nulla, ma tutti erano felici di vederlo così motivato.
Determinato a imparare, Tristan decise di visitare la libreria locale. Era sicuro che lì libri di origami non sarebbero mancati. Spulciò tra le pagine, ammirando le diverse figure di carta, e decise di riprodurne alcune sul suo amato taccuino, corredato da tantissimi suoi schizzi e illustrazioni.
Mentre stava cercando modelli a cui ispirarsi, notò un volume un po’ datato, nascosto tra due libri più grandi. La copertina era leggermente sbiadita, ma sembrava parlare proprio dell'origami a forma di gru. Con emozione, Tristan aprì il libro e lesse, tra le pagine, di una leggenda antica. Si diceva che chiunque ricevesse un origami a forma di gru come regalo, avrebbe avuto la fortuna di riportare in vita i 7 origami magici. Acquistò il testo ed uscì.
Era una coincidenza incredibile che proprio lui avesse ricevuto un origami simile nel giorno del suo compleanno. E cosa sarebbe successo di così grandioso se fosse riuscito a riportare in vita tutti e 7 i famosi origami?
Durante le settimane successive, Tristan visitò mostre d'arte, partecipò a workshop di origami e fece domande a chiunque potesse saperne qualcosa. La sua passione per la ricerca aumentava, e il suo amore per l'arte dell'origami cresceva sempre di più.
Infine, un giorno, mentre partecipava a un laboratorio di origami, si verificó un episodio che lo disorientó moltissimo: l’esperto di origami, a inizio attività, chiese a ciascun partecipante di presentarsi. E quando fu il turno di T. lui non ricordava più il suo nome. La sensazione fu quella di perdere l’equilibrio e cadere nel vuoto. All'improvviso, Tristan sentì le sue gambe tremare, e un vortice di luce lo circondò, accecandolo per un attimo. Quando riaprì gli occhi, si ritrovò in un luogo totalmente diverso.
Era un mondo fatato, un luogo in cui gli alberi danzavano e i fiori parlavano. Una cascata scintillante risuonava in lontananza, e delle creature fantastiche volavano nell'aria. E lì, accanto a lui, c'era la gru di carta che aveva preso vita.
La gru si sollevò dal terreno e fluttuò elegantemente nell'aria, invitando T. a salirci sopra. Con un po' di incertezza, Tristan si sedette sul dorso della gru e si lasciò trasportare dal vento, tenendo saldamente il suo origami tra le mani.
La gru volò nell’aere, portandolo attraverso valli incantate e foreste lussureggianti. T. guardava incantato il paesaggio meraviglioso che si svelava davanti ai suoi occhi. Era come se fosse entrato in un libro di fiabe, e il suo cuore era colmo di meraviglia.
Dopo un lungo volo, la gru atterrò delicatamente su una collina verde come lei, dove un'enorme porta d'oro si aprì magicamente. T. scese dalla gru e, ancora incredulo, si avventurò all'interno.
Ciò che trovò oltre la porta era uno spazio incantevole, un luogo in cui l'arte e la creatività danzavano insieme. Era un atelier magico, pieno di artisti e artigiani che lavoravano con passione e ispirazione.
T. trascorse alcuni giorni e alcune notti in questo speciale atelier, imparando l'arte dell'origami e scoprendo il potere della creatività.
Si rese conto che l'origami a forma di gru era solo l'inizio del suo viaggio. Scoprì che il suo vero dono era quello di creare arte che potesse ispirare gli altri. Ogni piega degli origami, che creò in questi giorni, raccontava una storia, e le sue opere sembravano vive, trasmettendo emozioni incredibili.
Preghiera
Preghiera del mattino
Canto di inizio: Come un prodigio
Dal Salmo 138: Ti lodo perché mi hai fatto come un prodigio
Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie;
la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo.
Se prendo le ali dell'aurora per abitare all'estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra.
Dal Vangelo di Luca (Lc 5,4-11)
Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore». Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Commento al vangelo
Pietro ha la sua vita, il suo lavoro, la sua famiglia, amici, desideri. Ma quando incontra Gesù questo equilibrio sembra rompersi: accade qualcosa di sconvolgente perché non si è mai vista una pesca cos miracolosa: ottenere del pescato sulla parola di un maestro che di pesca, tra l’altro, ne conosce ben poco! Ma dopo questo incontro che sembra in rotta con la vita di Pietro e dei pescatori fino a quel momento,, si crea un nuovo equilibrio: Gesù ha gettato la sua rete e ha raccolto Pietro, donandogli una vita nuova, una nuova prospettiva, attraverso la quale vedere la quotidianità, il lavoro, la famiglia, gli amici, ovvero con occhi e cuore nuovo.
ATTIVITA' Sulla tua parola: il rischio di perdere l’equilibrio
Ci si divide in due gruppi. Al centro della sala vengono attaccate due strisce di nastro carta al pavimento (o comunque una striscia di 5/10 cm al massimo) lunga almeno 3 metri. Ogni parte del gruppo deve percorrerla nel minor tempo possibile con un passo dopo l’altro cercando di stare in equilibrio senza uscire al di fuori della striscia. Se un componente del gruppo esce dalla striscia, tutto il gruppo deve ripartire. Il gruppo che per primo attraverserà la striscia in equilibrio si guadagnerà un piccolo pesce di carta (preparato in precedenza).
Preghiera della sera
Collegamento con la parola chiave del giorno
La Gru nella storia sarà determinante in tutti i momenti in cui sarà importante ristabilire l’equilibrio naturale delle cose o rimanere in equilibrio quando le condizioni si verificano avverse. Un equilibrio esteriore segno anche di calma e di equilibrio interiore. Un’attitudine importante da sviluppare perchè permette di accogliere con flessibilità i cambiamenti necessari, sia perché inevitabilmente presentati a noi dalle vicende di vita, ma anche auspicabili, come quelli che il Signore predispone per noi.
Spazio origami
Ciascuno prende l’origami a forma di gru costruito durante il giorno. In corrispondenza di una sua ala interna ciascuno scrive o disegna una parola o un oggetto simbolico chiave, che rappresenta il ricordo di una situazione nella quale hanno ritengono di aver dato prova di equilibrio. Negli atteggiamenti, nelle opinioni, nelle scelte. Qualora risulti difficile riconoscere una prova di equilibrio personale, posso citare quella di una persona a loro vicina.
Preghiera della tradizione
Padre nostro
Canto finale: Come un prodigio
Attività
Titolo: L’equilibrio dei corpi
Durata: 60’
Materiali: dispositivo e cassa audio; playlist colonne sonore/brani strumentali
Si formano dei gruppi di una decina di ragazzi circa. Il conduttore dispone di cassa audio e dispositivo con una playlist di brani musicali diversi tra loro e per lo più strumentali. Al via alcuni ragazzi a turno guadagnano il centro per un minuto e sulla musica si muovono liberamente cercando di compiere movimenti che esprimano le emozioni suscitate dal brano. Di tanto in tanto il conduttore chiama lo “stop” e chi si trova al centro deve rimanere fermo in equilibrio, nella posa che aveva assunto al momento dello stop.
Al termine dell’attività i gruppi condividono le emozioni che hanno provato e come hanno percepito che il loro corpo le narrasse.
Giochi
Titolo: La corsa delle gru
Durata: 60’
Spazio: preferibilmente all’aperto
Materiali: bandella bianca e rossa e picchetti per i percorsi (o gesso); materiali per ostacoli nei percorsi; origami a forma di gru del colore di ogni squadra.
Svolgimento
Le squadre si organizzano a gruppetti di 4 per formare delle gru. Un giocatore è il corpo, il secondo e il terzo le ali, il quarto la coda. Si posizionano in modo che solo le ali abbiano le due gambe a terra. Quindi il corpo e la coda devono intrecciarsi senza avere piedi a terra e tutti i giocatori sostenersi a vicenda. Così posizionati, ogni gru di ciascuna squadra si colloca dietro la propria rispettiva linea di partenza. L’educatore avrà preparato almeno quattro percorsi simili, per far gareggiare almeno 4 squadre in contemporanea. Il percorso è tracciato a zig-zag; con un gesso sull’asfalto o ancor meglio con della bandella bianca e rossa picchettata su un campo erboso. Al via del conduttore le gru si avviano lungo il proprio percorso cercando di completarlo nel minor tempo possibile. Appena una gru ha terminato, la coda della gru corre esternamente al proprio percorso, porta un origami a forma di gru del colore della squadra alla gru successiva, che ricevuto “il testimone”, come nelle staffette, può partire. Le squadre gareggiano con un numero pari di gru, pertanto alcuni giocatori eventualmente rifaranno il percorso due volte, per completare eventuali quartetti. Vince la squadra delle gru che completa il proprio percorso in minor tempo. Se la gru perde l’equilibrio e si scompone durante il cammino, deve fermarsi, ricomporsi e solo dopo continuare il percorso (ad esempio se il corpo o la coda mettono un piede a terra). Se la gru esce dal proprio tracciato, ricomincia il percorso. Ciascuna gru ha la facoltà di ricominciare massimo per tre volte, prima di essere eliminata e procurare alla squadra un minuto di penalità da aggiungere al tempo accumulato. Per rendere il percorso ancora più complicato lo si può corredare di piante, o di altri elementi che potrebbero disturbare il volo delle gru: improvvisi spruzzi d’acqua, zone di buio in cui i giocatori devono bendarsi, bolle di sapone in veste di altri volatili che interferiscono nel volo, ecc.
Verifica Giornaliera
L’educatore procura una bilancia classica a due piatti. In una prima fase, mostra al gruppo di ragazzi la differenza di peso tra oggetti di materiale diverso, casuali e disponibili al campo (es. Bicchiere e pietra, cartoncino e cucchiaio di acciaio, libro e telefono, ecc.). Poi chiede loro di osservare gli elementi a disposizione e di provare a sceglierne due che potrebbero essere di peso simile: ad esempio, cartoncino A4 e cucchiaio di plastica. Cosa si può fare per far stare i due piatti della bilancia in equilibrio e quindi bilanciare questi due pesi un po’ diversi? La stessa prova la si può fare anche con oggetti di peso molto diverso tra loro.
I ragazzi, a piccoli gruppi, o tutti insieme a grande gruppo, cercano di proporre soluzioni.
Con l’educatore, giungeranno alla conclusione che occorre aggiungere sul piatto dell’oggetto di peso minore qualche altro grammo di peso, che porti i due piatti a contenere la stessa misura. Questo per riflettere insieme su cosa genera equilibrio. L’educatore, dopo questa piccola dimostrazione, può rivolgere ai ragazzi le seguenti domande e chiedere loro di rispondere prima individualmente e poi di confrontarsi a coppie.
- C’è stata una situazione nella giornata di oggi in cui riconoscete di aver aggiunto un vostro piccolo contributo per far sì che una situazione non degenerasse, mantenendo così l’equilibrio?
- Si sono verificate invece discussioni, ingiustizie dove il peso è caduto da una parte più che dall’altra, e si è persa la calma?
- Cosa si poteva fare di diverso per evitarlo?