La cattura di Aslan. Cronache dal punto di vista della Strega Bianca
CRONACA DI UN PERSONAGGIO
LA STREGA BIANCA
Jadis si è autonominata regina di Narnia, senza averne diritto e tenendo sotto scacco il regno con la sua perfida magia, per la quale vige sempre un inverno gelido, come il suo cuore di ghiaccio, e non è mai Natale. Trasforma chi la contrasta e gli abitanti buoni in statue di pietra, souvenir per il suo castello e si avvale di un esercito di lupi terrificanti come seguaci. Teme molto la profezia secondo la quale 4 figli di Adamo, 2 maschi e 2 femmine, si riprenderanno il regno di Narnia riportandovi la primavera, per questo quando casualmente incontra Edmund aggirarsi sperduto nel regno per la prima volta, e capisce che è 1 dei quattro figli di Adamo, lo ammalia per fare in modo che lo aiuti inconsapevolmente a catturare anche i suoi fratelli. Ma finirà con il perdere la battaglia finale e il regno stesso, perchè sottovaluta l’amore di Edmund per i suoi fratelli e il loro per lui, l’unità e il coraggio degli abitanti di Narnia che nascosti non attendevano altro che la profezia per liberarsi della strega, e soprattutto sottovaluta Aslan e la grande magia, supponendo che la paura sia più potente della misericordia. Ma avrà il resto della sua immortale vita imprigionata in un cubo di ghiaccio per riflettere sulle sue errate convinzioni.
La storia
L’amore, la misericordia, il perdono. Tutte frottole. Per avere, ottenere, possedere conta il potere e il timore che i sottoposti hanno di te. Più fai paura, più fanno quello che vuoi tu. Non c’è nulla di istintuale più forte della paura, per tenere per la gola, sotto ricatto, un figlio di Adamo o una creatura vivente. L’amore, quello, è un sentimento costruito, che altro non vuole che sudditanza, legami di dipendenza, usare la solitudine per avere qualcuno su cui comandare e di cui disporre. Non è certo il mezzo più efficace per dirigere un regno. Figuriamoci l’intero universo. Aslan pretende di diffondere queste bazzecole, offuscando e ingannando la mente dei sudditi. Ma questi non sono che marionette che vogliono vedere espressi i propri infiniti desideri: cibo, piaceri, visibilità, potere, riconoscimento, bellezza, eternità. Ecco quello che vogliono. Tutte velleità effimere, che nulla possono con l’immortalità e la potenza della magia. Nient’altro che lusinghe, che con la magia puoi apparentemente soddisfare, in cambio di patti irreversibili, da cui non si ritorna se non con la morte. Il “maestoso leone” pretende di venire a spiegare la “grande magia” a me, che la pratico da centinaia di migliaia di anni. Stolto. Pensava che immolandosi al posto di quel misero ragazzino, avrebbe salvato lui e il suo regno di pacifisti. Sciocchezze. Così mi ha servito su un piatto d’argento molto di più di quel che immaginavo. Ho tagliato la criniera, torturato e ucciso lui, e adesso posso dare il ben servito anche a quello stupido ragazzino e prendermi definitivamente Narnia, trasformando tutto quell’ammasso di piagnucolanti traditori in pietra. Perché i traditori sono miei, di diritto, ieri, oggi e per sempre. Loro hanno scelto di tradire. E una volta che hai tradito, non si torna più indietro. È GIUSTO. Non li ho obbligati io. Se non sanno resistere alle tentazioni e cedono alle loro debolezze, non sono degni di vivere. Non ne hanno la forza. Perché la vita è sopravvivenza. Resta e si evolve chi riesce a sopraffare gli altri. Non c’è abbastanza cibo, spazio, benessere per tutti. Quindi come la natura ha sempre dimostrato, vince e resta il più forte. I deboli: soccombono. E qui, la più forte sono io. Narnia è il primo dei miei tanti regni. Sono solo all’inizio della conquista del grande universo. E adesso che Aslan è morto, niente e nessuno più mi fermerà.
INGRESSO NELL'ARMADIO
Attività mattutina di attivazione e di immersione nell’ambientazione.
Ogni mattina i ragazzi hanno la possibilità di portare un po’ di primavera a Narnia, dove il paesaggio è, almeno i primi giorni, innevato, ibernato, spento. Ecco alcune proposte che possono essere attuate nelle varie giornate come apertura di giornata.
Colore al grigiore
Il rischio più alto che corriamo oggi è quello di venir congelati dalla strega Jadis e trasformati in grigie pietre. Allora noi ci prepariamo a colorare e diffondere calore fin da inizio giornata. Scegliamo con l’educatore qualche spazio interno alla casa del campo o all’esterno che abbia bisogno di una piccola manutenzione. E dedichiamo un’ora dopo colazione, a gruppetti, a pensare come poter rendere migliore quel punto che si presenta rovinato, con un piccolo intervento di manutenzione supervisionato dall’educatore, che permetterà di ridonare vita e colore a quell’angolo ingrigito dall’usura del tempo.
LABORATORIO DI MAGIA
Jadis trasforma tutto in ghiaccio
Prendiamo un bicchiere di vetro con due dita d’acqua e accanto un bicchiere di carta opaco, abbastanza alto. Dentro il bicchiere di carta posizioniamo sul fondo una piccola spugna circolare, larga quanto il diametro del bicchiere e sopra 2-3 cubetti di ghiaccio. Poi andiamo da alcuni compagni che non hanno visto il posizionamento della spugnetta e del ghiaccio. Rovesciamo davanti ai loro occhi l’acqua contenuta nel bicchiere di vetro in quello di carta. A seguire rovesciamo i cubetti di ghiaccio in quello di vetro. L’acqua versata è stata trasformata dalla regina Jadis in ghiaccio! (In realtà l’acqua rovesciata nel bicchiere di carta è stata assorbita dalla spugna, quindi la seconda volta non scenderà nel bicchiere di vetro insieme ai cubetti).
Attività 5
Surgelati
Finalità: ascoltarsi e ascoltare il gruppo nei movimenti, al fine di diventare un unico corpo che si muove all’unisono.
Spazio: all’aperto/al chiuso
Durata: 45’
Svolgimento: a grande gruppo o suddivisi a medio gruppo, uno dei componenti a turno è il conduttore e ogni 3 minuti l’educatore decreta con un effetto sonoro “che è giusto il cambio” quindi un altro componente del gruppo inizia a condurre. Il gruppo ha il compito di compattarsi il più possibile, quindi, i componenti di mantenersi sempre vicini e in contatto fisico gli uni gli altri, oltre che di muoversi all’unisono secondo i movimenti che chi conduce propone. Tali movimenti presenteranno una certa rigidità articolare, a causa di un incantesimo della Strega Jadis, che li ha tutti surgelati.
Gioco 5
In-giustizie
Finalità: riflettere sui segni di ingiustizia presenti nei contesti quotidiani.
Materiali: dispositivi dotati di fotocamera; eventuale videoproiettore e pc.
Spazio: all’aperto/al chiuso
Durata: 90’
Svolgimento: le squadre ritornano in paese, o nella cittadina più vicina, alla caccia di segni di ingiustizia. Girando per le zone indicate dall’educatore, ogni volta che vedono qualcosa, dal loro punto di vista “ingiusto”, lo fotografano con un dispositivo. Facendo attenzione a non fotografare visi di persone e bambini. All’orario e nel luogo indicato per il ritrovo, ciascuna squadra consegna all’educatore le foto scattare, il quale le condivide con il resto dei gruppi, ad esempio video-proiettandole. I portavoce delle squadre, man mano scorrono le proprie foto, spiegano perché l’hanno ritenuta un’ingiustizia. E le altre squadre votano (sonoramente, per alzata di mano, punteggio, cartellino…) se sono anch’essi dell’idea che si tratti di un’ingiustizia oppure no. Vince la squadra che ha ricevuto più voti o il punteggio più alto.
DAVANTI ALLA TENDA DI ASLAN
Vangelo
“Quelli saranno giorni di vendetta, affinché tutto si compia”, Lc 21, 20-28
Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
Commento
Quanta fiducia ci vuole per alzare lo sguardo? Quanta passione per credere che il mondo non rotolerà verso la distruzione? Quanto senso della giustizia per pensare che il Signore veglierà su questo mondo e ha su tutti un progetto di bene. La Strega Bianca è accecata dalle sue brame, crede in una giustizia tutta sua, ma non si accorge che il suo agire genera morte, distruzione, gelo e rende uomini pietre, mentre la giustizia misericordiosa di Aslan ridona un cielo e una terra nuova, ricchi di sfavillante vita.
Simbolo: CATENE
Impegno: spezzare ciò che mi tiene imprigionato: uso troppo il cellulare? Sono attaccato alle mie cose? Sono geloso delle mie amicizie. Sono tutte catene che mi impediscono di vivere con serenità. Oggi provo a spezzarne qualcuna…
Preghiera della sera
Parafrasi del Salmo 94
Signore che fai giustizia fatti vedere, renditi presente
Fino a quando trionferà il male?
Chi compie queste cose dice: “tanto il Signore non vede”.
Sorgi, Signore, in mio aiuto
Perché tu conosci i pensieri dell’uomo
Il tuo giudizio guarderà alla giustizia
Chi si alzerà contro i malvagi?
Quando io ero triste
Il tuo conforto mi ha consolato.