A casa dei castori. Cronache dal punto di vista di Susan
CRONACA DI UN PERSONAGGIO
SUSAN
Bella, saggia, caparbia e gentile Susan è il ritratto della figlia e della giovane sorella maggiore modello. Studiosa e preparata, argomenta con proprietà e ragionevolezza nelle discussioni e cerca di essere molto prudente e concreta portando i suoi fratelli a ragionare sulle conseguenze delle loro azioni. Molto affezionata a Lucy, la sostiene e protegge, ponendo grande fiducia nel cuore buono e generoso della piccola. A lei sarà affidato arco e frecce come arma da battaglia e soprattutto il corno di Narnia, che serve per chiamare i soccorsi nei momenti di difficoltà.
I CASTORI
Li incontriamo qui attraverso il diario di cronaca di Susan. E come lei li descrive rende bene l’idea della loro capacità di accogliere e di essere premurosi. In particolare, il Signor Castoro ha questa grande capacità di leggere negli occhi e nei cuori delle persone e sapeva già del tradimento e del subbuglio interiore di Edmund prima ancora che lui scappasse dalla strega. Ma sapeva anche del cuore buono e gentile di tutti e 4 i figli di Adamo. È il custode della storia e della profezia di Narnia e la guida che condurrà i ragazzi ad incontrare Aslan e a prepararsi per la riconquista di Narnia.
La Storia
Da profonda amante e osservante la cultura inglese, quale sono, mai avrei immaginato di prender il miglior te della mia vita a casa di due Castori. Castori, sì avete capito bene. Il Signor e la Signora Castoro, tipici esemplari parlanti e di animo buono del regno di Narnia. Quando mia sorella Lucy ha iniziato a raccontarci che era capitata in questo regno entrando nell’armadio, pensavamo fossero i suoi soliti deliri di fantasia. E invece la piccola grande Lucy come sempre ha dalla sua parte la ragione del cuore. Ed è riuscita a trascinarci tutti là. Ed ora che siamo tornati a Phoenix, quel regno, quella vita da re e regine che abbiamo condotto per anni mi manca terribilmente. E non parlo solo dei sontuosi vestiti, accessori e palazzi, che in ogni caso niente a che fare hanno con lo stile casual qui quotidiano, ma soprattutto della bellezza del regno, e di quanto sono sorprendenti tutte quelle creature: alberi che danzano, animali che parlano, incantesimi iscritti nel libro della “grande magia”. Era tutto così perfetto in quella casa: marmellate di ogni gusto che amorevolmente la Signora Castoro faceva per il Signor Castoro, porcellane preziose per i pasti, letti puliti e confortevoli per il riposo, cibi gustosi preparati con cura. Una tana piccola, ma un focolare caldo, accogliente, nel quale aleggiava un clima di autentica FRATERNITÀ. È stato proprio il Signor Castoro a spiegarci tutto del regno di Narnia e della profezia che ci riguardava: i 4 figli di Adamo che avrebbero richiamato Aslan e con lui liberato il regno di Narnia dalla malvagia strega Jadis. Il Signor Castoro ci ha condotto all’amore verso tutti gli esseri viventi di quel regno e delle loro “stranezze”. È grazie a lui che abbiamo compreso chi è Aslan il grande re leone e che siamo riusciti a ritrovare Edmund, prigioniero nel castello della strega. E chi ritornava a casa da mamma senza un fratello? Io no di certo!
INGRESSO NELL'ARMADIO
Attività mattutina di attivazione e di immersione nell’ambientazione.
Ogni mattina i ragazzi hanno la possibilità di portare un po’ di primavera a Narnia, dove il paesaggio è, almeno i primi giorni, innevato, ibernato, spento. Ecco alcune proposte che possono essere attuate nelle varie giornate come apertura di giornata.
La tenda di Aslan
É arrivato il momento di abbellire lo spazio riservato ai momenti di preghiera, dove dopo il nostro allestimento gli educatori potranno porre, se lo ritengono, custodito, il “Santissimo”. Aslan è sempre presente. Basta desiderare di vederlo e volerlo vedere. Ecco che nella sua tenda ciascun ragazzo sa che può trovare un luogo di bellezza nella quale farsi accarezzare dalla sua presenza. Ciascuno di noi per cominciare la giornata scelga un oggetto bello con il quale allestire lo spazio dedicato alla preghiera e lo posiziona dove gli sembra più adatto: un’icona, una candela accesa, dei fiori, un’illustrazione, dei veli colorati o trasparenti, dell’incenso profumato, un rosario, una Bibbia, una chitarra, o una cassa per un dispositivo con tenue musica in sottofondo… spazio a ciò che sentiamo bello nel nostro cuore.
LABORATORIO DI MAGIA
Ghiaccio nel tè caldo
In un contenitore di vetro possibilmente ampio proviamo ad aggiungere dell’acqua molto calda e subito dopo della polvere di ghiaccio secco. La nebbia si diffonderà improvvisamente intorno al contenitore e sulla tavola, come se, magicamente, ne fosse calata un’intera cortina a nascondere i biscottini preparati dalla Signora Castoro. Forse un trucco del Signor Castoro per papparseli tutti.
Attività 3
Ci offri la merenda?
Finalità: superare l’imbarazzo di chiedere un dono con il rischio di ricevere un rifiuto.
Spazio: all’aperto
Durata: 60’
Svolgimento: sono finite le scorte e manca la merenda. I ragazzi si organizzano a gruppetti, si dotano di zaini e buona volontà e con gli educatori raggiungono il paese o la cittadina più vicina. Il compito di ogni gruppo in escursione è cercare di procurarsi cibo per una merenda fraternamente offerta dagli abitanti locali.
Gioco 3
Sport invernali
Finalità: allenarsi al rivisitati sport invernali per allenare coordinamento motorio.
Materiali: pattini/roller, sportine e scope per ciascun componente di 1 squadra; un cerchio di ferro di 10 cm di diametro; un telo di nylon di almeno 4m x 4m, tubo d’acqua e secchio con detersivo mani o piatti, 5 salvagenti; birilli, nastro bianco e rosso e ostacoli per percorso a slalom.
Spazio: all’aperto
Durata: 60’
Svolgimento: le squadre si sfidano su alcuni sport invernali, dato il nevoso e freddo clima invernale diffuso a Narnia per allenarsi fraternamente alla sopravvivenza in vista dei gelidi provvedimenti della Strega Ladis.
SCI di FONDO: viene allestito un percorso delimitato da birilli o nastro bianco e rosso dove sono previsti tratti di salita e lievi slalom che i giocatori delle squadre dovranno affrontare in fila indiana avendo sotto i piedi delle sportine di plastica, senza mai poter staccare i piedi da terra. Chi stacca i piedi o perde la sportina o non esegue correttamente il percorso ha 1 possibilità di ricominciarlo da capo prima di essere eliminato. 1 punto per ogni giocatore che completa il percorso.
SLITTINO: i giocatori dotati di salvagenti e senza usare mani e piedi devono attraversare da un lato all’altro un campo gioco costituito da un quadrato di nylon 4m x 4m, continuamente ricoperto da un dito acqua saponata. I giocatori possono scendere in campo 5 per volta. 1 punto per ogni giocatore che attraversa correttamente il campo saponato da un lato all’altro.
CARLING: data una pista leggermente scivolosa (vedi campo saponato) distribuita in lunghezza e dato un cerchio di ferro tondo di 10 cm di diametro, i giocatori, dotati di scopa, devono riuscire a fare goal con il dischetto di ferro dentro la porta posizionata a fine percorso. Scendono in pista in coppia e avanzano lungo la pista scambiandosi continuamente il dischetto di ferro, fino a centrare il cerchio della porta. Sia che riescano a fare goal sia che non riescano, escono dalla pista e comincia il percorso la coppia successiva della medesima squadra. Vince la squadra che colleziona più dischetti a segno.
PATTINAGGIO: i giocatori sono dotati di roller/pattini a rotelle, che infilano da seduti su un prato d’erba. La sfida consiste nell’alzarsi in piedi e rimanere fermi in piedi sui roller per almeno 30 secondi senza cadere o appoggiare le mani. 1 punto per ogni giocatore che vi riesce.
Le squadre si cimentano su tutti gli sport invernali secondo opportuna rotazione studiata dagli animatori. Vince chi al termine di tutti gli sport ha collezionato più punti.
DAVANTI ALLA TENDA DI ASLAN
Vangelo
“Marta tu ti affanni, ma Maria ha scelto la parte migliore”, Lc 10, 38-42
Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Commento
Abbiamo bisogno di fare, ma anche di pensare. Tutti e due gli elementi sono importanti. Ognuno di noi è, nello stesso tempo, un po’ Marta e un po’ Maria. Abbiamo bisogno di fare, ma anche di pensare, di meditare. Ma la Parola, la parte migliore ci può aiutare a non farci agitare, angosciare dalle tante situazioni. La fraternità, la condivisione ci può aiutare ad affrontare situazioni che ci sembrano difficili, come Susan sperimenta a casa dei castori e come la sorella Lucy le ricorda ogni volta che Susan si affanna per pericoli e imprevisti.
Simbolo: PANE
Impegno: Il pane è per eccellenza segno della condivisione. Anche io posso essere “pane” per gli altri, nutrimento per sostenere chi è in difficoltà. Mi impegno a non far mancare un gesto di fraternità e carità.
Preghiera della sera
Parafrasi del Salmo 132
Come è bello e dolce
Vivere insieme ai miei amici
È prezioso come l’olio di letizia
Che profuma la mia vita
Che illumina ogni luogo e lo rende casa
E mi consacra, mi rende prediletto del Signore
Vivere in fraternità
È vedere il volto di Gesù in ogni persona.