Argomento del giorno
Parola chiave: CAMBIAMENTO
Immagine origami: Farfalla
Istruzioni video per costruire l'origami:: https://www.youtube.com/watch?v=tBJptn6BmLU&list=PLuTAROuUqT4_16YP4FB-MzLVbPwTFvBLT&index=7
Istruzioni cartacee per costruire l'origami scaricabile qui sotto
Storia
I colori della vita
Gli animali emersi dal prisma di luce si disposero intorno a Elefante nel chiostro, emanando un'energia potente e rassicurante.
T. rimase a bocca aperta, incredulo per ciò che stava accadendo di fronte ai suoi occhi.
Era testimone di un vero miracolo, dove creature di carta si erano trasformate in esseri viventi, pronti a compiere la loro missione.
Elefante, con il suo imponente aspetto, prese la parola con voce determinata: "Siamo l'alleanza dei 7 leggendari, riuniti per proteggere il destino dell'umanità. Abbiamo superato numerose sfide per ritrovarci qui, ed ora siamo pronti a combattere l'oblio che minaccia l’esistenza del nostro pianeta d’origine. Uniamo le nostre forze, dunque, per riportare luce, speranza e ricordi al mondo. T., per riuscire, ci occorre il tuo taccuino e i disegni in esso contenuti”.
Con un gesto unanime, gli animali si impegnarono solennemente per la missione. La gru estese le ali dando prova del suo fantomatico equilibrio, la volpe si volse verso T. guardandolo con accesa curiosità, il pinguino sfoderò uno dei suoi incoraggianti sorrisi, il gufo scrutava l'orizzonte con occhi acuti, la chiocciola rotolò a riparare la sua pelle molliccia sotto le ali della gru e la farfalla librava, generando trasformazione ovunque sbattesse le ali.
T. li osservò con un misto di ammirazione e tristezza, consapevole che il destino dell'umanità era ora nelle loro mani e che lui ancora non riusciva a ricordare il suo nome. Dalla sua sacca prese il taccuino e lo allungò a Volpe.
In ogni caso, si augurava che nessun oblio gli sottraesse i ricordi di queste avventure insieme, e, se l’impresa fosse riuscita, si ripromise di raccontare la storia degli 7 leggendari, affinché nessuno dimenticasse il loro coraggio e la loro determinazione nel salvare il mondo.
Era giunta l’ora di capire come sfruttare la magia dei disegni sul taccuino di T., che si erano rivelati preziosi fin dall'inizio delle loro avventure.
I disegni sul taccuino di T., nelle mani del cerchio magico dei 7, potevano essere animati e utilizzati per contrastare l'oblio e ristabilire l'equilibrio del mondo. Gli animali si disposero in cerchio attorno al taccuino, ne aprirono le pagine con cura, osservando i disegni di T. e cercando di attribuire a ciascuno significati utili all’impresa.
Ogni disegno rappresentava un aspetto del mondo naturale, un'essenza da preservare e proteggere. C’erano alberi, simbolo di forza e crescita; fiumi, che rappresentavano la fluidità e il movimento; alture e montagne, simbolo di stabilità e resistenza, e molto altro. Gli animali studiarono attentamente ogni dettaglio, cercando di capire come potessero utilizzare quelle illustrazioni per sconfiggere l'oblio.
Ispirati delle intuizioni silenziose ma solerti di Farfalla, gli origami iniziarono a inondare i disegni della stessa luce colorata che poco prima li aveva resi vivi. Mentre emanavano i fasci di luce, i disegni sul taccuino da schizzi in bianco e nero si coloravano e, a poco a poco, prendevano vita, illuminandosi di una luce brillante e vibrante. L'energia magica si diffuse a poco a poco nell'aria circostante, trasformandosi in una potente barriera contro l'oblio.
Gli animali, guidati dai disegni incantati, si diressero verso i luoghi più colpiti dall'oblio. Ogni volta che arrivavano in un luogo desolato, ponevano il taccuino sul terreno e i disegni si manifestavano in forme tridimensionali, creando un ambiente protetto in cui la natura poteva rigenerarsi.
L'albero sul taccuino si materializzava in un albero reale, rigoglioso di foglie e frutti, riportando la vita alla terra secca. Il fiume diventava un ruscello rinfrescante, riempiendo di acqua limpida i letti dei fiumi prosciugati. La montagna si erigeva maestosa, rafforzando le fondamenta del terreno e proteggendo le comunità che vi abitavano.
Uno per uno, i disegni sul taccuino di T. ristabilivano la vitalità e la memoria perduta. L'oblio cominciava a retrocedere, sostituito dalla rinascita e dalla consapevolezza. Gli origami, insieme a Farfalla, si erano trasformati in agenti di cambiamento, portando speranza e guarigione ovunque andassero.
T. attendeva con ansia di ricordare da un momento all’altro il suo nome. Ma ancora non riusciva a richiamarlo alla mente. Gli animali allora si disposero intorno a lui e lo avvolsero con le loro luci. T. si sentì pervaso da un calore confortevole e d’un tratto nella sua mente riaffiorarono tutti i ricordi che aveva dimenticato, come fotogrammi che si susseguivano veloci.
“Tristan!”, sentì la voce di sua madre che lo chiamava dalla porta della camera. “La colazione è pronta! Alzati che facciamo tardi!”. Tristan… ma certo. Quello era il suo nome. Ehm… ma era nella sua camera. Cosa ci faceva lì e i suoi amici origami?!? Cercò allora di corsa il suo taccuino e lo trovò sulla scrivania. Lo aprì alla ricerca dei disegni dei suoi animali, e in corrispondenza di ciascuno trovò non più il suo schizzo, ma un origami della forma di ciascuno dei 7 leggendari che prendeva forma al centro delle pagina del taccuino, per ciascuno di loro. “Che magia”, pensò Tristan, “allora è stato tutto vero”. Sì, doveva essere accaduto tutto davvero, perché lui ricordava ogni dettaglio dell’avventura ed era pronto a scriverla per il mondo.
Preghiera
Preghiera del mattino
Canto di inizio: Popoli tutti
Dal Salmo 118: Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza.
Il Signore è per me, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo?
È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell'uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti.
Apritemi le porte della giustizia: vi entrerò per ringraziare il Signore.
È questa la porta del Signore: per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto.
Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dal Vangelo di Luca (Lc 19,1-10)
Entrato in Gerico, Gesù attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Commento al vangelo
L’incontro da Gesù è Zaccheo è uno dei più singolari di tutta la Bibbia: chi è quest’uomo, basso, che sale su un albero per vedere Gesù mettendosi quasi in ridicolo? È una persona che sente di dover operare un cambiamento nella propria vita. La sua bassa statura lo porta a salire su un albero, senza vergogna, lui che è capo dei pubblicani! Questo è già il segno della conversione. E infatti Gesù “sente” questo e gli dice: oggi devo fermarmi a casa tua! Oggi è già possibile cambiare, non domani. Oggi è la salvezza, ora, adesso, basta volerlo e lasciare entrare Gesù nella nostra casa.
Attività
Oggi devo fermarmi a casa tua: il fascino del cambiamento
Il termine cambiamento significa curvare, cambiare strada. Si dispongono le sedie in cerchio e tutti sono in piedi sulla sedia. Un animatore gira all’interno del cerchio pronunciando parole di cambiamento (ad es. faccio pace con chi ho litigato, aiuto a fare i compiti, sono disponibile in casa, gioco con sportività, ecc…) quando qualcuno si sente di fare quell’azione che viene detta, scende dalla sedia e si siede. Al termine la speranza è che tutti abbiano trovato un motivo per cui essere seduti.
Preghiera della sera
Collegamento con la parola chiave del giorno
La farfalla è il simbolo del cambiamento, perché da bruco si trasforma naturalmente in leggiadra e splendido insetto. La nostra Farfalla non si limita a trasformare in meglio se stessa ma promuove e contagia verso positivi cambiamenti anche coloro che la incontrano. Ricordare che il bene, la bontà, la positività sono contagiosi è importante: significa che possiamo diffondere il bene, e non subire passivamente le situazioni in cui il male dilaga.
Spazio origami
Sull’ala sinistra ciascun ragazzo può scrivere un gesto buono che intende diffondere. Sull’ala destra il nome di almeno cinque persone che, una volta tornato a casa, intende contagiare con quel gesto di bene.
Preghiera della tradizione:
Gloria al Padre
Canto finale: Popoli tutti
Giochi
Titolo: I leggendari 7
Durata: 30’
Spazio: preferibilmente all’aperto
Materiali: nastro bianco e rosso; palle di spugna
Svolgimento
La struttura del gioco è a torneo. Si formano squadre da 7 componenti e a ciascun componente viene assegnato il colore di uno dei personaggi origami della storia: verde, arancione, azzurro, grigio, marrone, glicine, viola. Anche i famigliari dei ragazzi, se presenti al campo, in quanto ultima giornata, possono far parte delle squadre da 7 o arbitrare insieme agli educatori le sfide. Si confrontano due squadre alla volta, contemporaneamente, per quanti campi da gioco è possibile organizzare e per quanti arbitri conduttori sono disponibili. Chi vince tra le due, prosegue il torneo e ne sfida un’altra, finché non resta l’ultima vincitrice, la squadra dei 7 leggendari.
La sfida consiste nel portare la palla di spugna nella propria zona-meta di squadra, sul fondo della propria metà campo, ovvero dentro un rettangolo delimitato dal nastro bianco rosso. L’arbitro che conduce il gioco per le due squadre che si affrontano, comincia con il chiamare un colore (ad es. viola): i giocatori delle due squadre a cui è assegnato il viola devono quindi raggiungere il centro campo svolazzando come farfalle; il conduttore lancia la palla in alto dove si sono posizionate le due farfalle, e queste, sempre mantenendo movimenti e andatura da farfalle, cercano di portare la palla nella propria zona-meta, provando a sottrarsela a vicenda.
I colori viola, ovvero le farfalle, si muovono saltellando e sventolando le braccia come fossero ali, quando prendono la palla la trasportano verso la propria zona-meta, passandosela continuamente da un ginocchio all’altro, senza toccarla con altre parti del corpo;
i colori glicine, le chiocciole, si muovono a gattoni e spostano in avanti la palla solo con il mento;
i colori marrone, i gufi, si muovono mantenendo le braccia attaccate al corpo, e possono spostare in avanti la palla provando a camminarci in equilibrio sopra;
i colori grigi, gli elefanti, si muovono a passi enormi, portando avanti la palla solo con colpi di testa;
i colori azzurri, pinguini, saltellano a piedi uniti, e portano avanti la palla solo dandole colpetti con entrambi i piedi uniti;
i colori arancioni, le volpi, corrono a spirale su loro stessi e spostano la palla solo muovendola a cerchi concentrici;
i colori verdi, le gru, corrono su una gamba sola e, solo con il rispettivo piede che salta, spostano avanti la palla.
Ogni 2’ il conduttore chiama altri colori a dare il cambio a chi si stava contendendo il pallone, e di volta in volta può chiamare un colore, due, tre o tutti. Ciascuno però si muove solo secondo i movimenti tipici del proprio animale origami, e può spostare o passare la palla solo nelle modalità ad esso consentite. La partita dura 15’, al termine dei quali vince la squadra che ha portato più volte nella propria zona-meta la palla.
attività
Titolo: L’origami del cambiamento
Durata: 60’
Materiali: taccuini dei ragazzi, matite e biro, diagrammi di molti origami (semplici), carta da origami 15x15 cm almeno 2 fogli a ragazzo
Vengono presentati ai ragazzi una serie di origami semplici di cui sono disponibili i diagrammi online (compresi quelli degli animali di CartaStorie). Ciascun ragazzo a fine campo ripensa a come si sentiva all’inizio del campo e come si sente ora. Cosa è cambiato? Ognuno può annotarlo sul proprio taccuino. Può poi scambiare il taccuino con qualche amico, o con l’educatore, per farsi scrivere in cosa l’amico lo vede cambiato. Capendo il cambiamento fatto, ogni ragazzo sceglierà l’origami che più lo rappresenta oggi, dopo l’esperienza del campo, tra quelli resi disponibili dall’educatore. Qualora non ci fosse tra questi, può cercarlo online e proporlo all’educatore per verificarne la fattibilità. Con apposita carta da origami (colorata da un lato e bianca dall’altro) proverà a realizzare il simbolo del suo cambiamento.
Verifica giornaliera
Sulla strada del rientro a casa si ripensa solitamente ai giorni trascorsi, ai momenti felici, alle imprese epiche, alle situazioni nei quali si è sofferto.
Ciascun ragazzo ha tra le mani il suo origami, simbolo del proprio cambiamento.
Al termine di questa esperienza, proprio durante il viaggio o prima di salutarsi e partire, l’educatore può proporre ai ragazzi di pensare ad una cosa concreta e misurata, che, dal giorno successivo, vogliono cambiare in meglio nelle loro abitudini di vita. Saranno loro stessi poi a rendersi conto se si verificherà per loro un cambiamento possibile.