Argomento del giorno
Parola chiave: DETERMINAZIONE
Immagine origami: Elefante
Istruzioni video per costruire l'origami: https://www.youtube.com/watch?v=iI8F0E6UGJ0&list=PLuTAROuUqT4_16YP4FB-MzLVbPwTFvBLT&index=6
Istruzioni cartacee per costruire l'origami
Storia
Una memoria da elefante
Seduto ad un tavolo di legno di un parco, T. era concentratissimo sul compito che lo attendeva: disegnare un grande elefante, l’animale che custodiva la memoria per eccellenza. Era consapevole che l'elefante rappresentava un potente simbolo di determinazione e conoscenza, e il suo risveglio sarebbe stato maestoso come l'animale stesso. Chi meglio di lui avrebbe potuto aiutarli a ritrovare la memoria di T. e di tutti coloro che la stavano perdendo, a causa dell’incedere dell’oblio.
Prese una profonda inspirazione, strappò un foglio dal taccuino e cercò di piegare la carta in modo da creare un origami a forma di elefante. Poi, con un gesto delicato, cominciò a soffiare leggermente sulla figura di carta, immaginando il potere e l'essenza dell'elefante che prendeva vita. Dietro di lui Volpe, Gru e Pinguino si unirono a quel soffio generando un poderoso fascio di luci colorate. A poco a poco, l'origami dell'elefante si animò, acquistando una dimensione tridimensionale. La carta prese la forma di un maestoso elefante, con le sue grandi orecchie, le lunghe zanne e la sua possente figura. Ogni dettaglio sembrava risplendere di vita propria, emanando una presenza imponente.
L'elefante risvegliato sembrava quasi toccare il cielo con il capo, poi sollevò la sua proboscide e scrutò il ragazzo con occhi pieni di saggezza e comprensione. Era evidente che l'animale custodiva una vasta conoscenza e una profonda memoria che si estendeva attraverso le generazioni.
T. si sentì umile e privilegiato di fronte a questa creatura magnifica. Era grato per il dono che gli era stato concesso: il potere di risvegliare gli origami e di scoprire le storie e le memorie che custodivano.
Preso dall’impulso di recuperare i ricordi, T. inizió a tempestare l’origami di domande. Ma l’elefante, con il suo fare solenne, rispose: “tutto a suo tempo, caro ragazzo”.
Allora la volpe gli si avvicinò, offrendo la sua guida e protezione. Pinguino li raggiunse in scivolata, strizzando l’occhiolino al gigantesco compagno ritrovato, e Gru si posó in equilibrio sulla sua schiena ruvida.
Era chiaro che la loro missione non si limitava solo a risvegliare gli origami, ma a preservare la memoria e a proteggere l'essenza di ciò che rappresentavano: i talenti e l’identità di ogni persona.
T. accolse l’invito ad avere pazienza: si sentiva smarrito per la perdita dei suoi ricordi identitari, ma al contempo, più deciso che mai a proseguire nella ricerca degli altri origami, sapendo che il destino lo aveva prescelto per portare alla luce la magia e le storie nascoste in queste pieghe di carta.
Il gruppo continuò il loro cammino, guidato dalla curiosa volpe. Mentre si muovevano attraverso paesaggi vari e affrontavano sfide per procurarsi cibo, acqua e qualche riparo di fortuna, l'elefante iniziò a narrare la storia di un antico cronografo, un oggetto leggendario che, se trovato, avrebbe potuto permettere loro di viaggiare nel tempo.
Secondo la leggenda, il cronografo era stato creato molti secoli prima da un abile artigiano, dotato di una conoscenza profonda dei segreti del tempo. L'oggetto aveva il potere di aprire varchi temporali e consentire ai viaggiatori di spostarsi avanti o indietro nel tempo.
L'elefante raccontò che, in un'epoca lontana, Gufo, Chiocciola e Farfalla avevano scoperto l'esistenza di questo cronografo e avevano deciso di intraprendere un viaggio per trovarlo. Si erano separati dagli altri origami, con la speranza di riunirsi nuovamente una volta trovato l'antico artefatto.
Tuttavia, il destino aveva giocato loro un brutto scherzo, e Gufo era rimasto intrappolato in una dimensione temporale sconosciuta. La loro ricerca era diventata ancor più urgente, poiché solo attraverso il ritrovamento del cronografo avrebbero potuto liberare Gufo e completare la loro missione.
Il gruppo si sentì rinvigorito dalla storia dell'elefante e decise di concentrarsi sulla ricerca del cronografo. Si misero, dunque, alla ricerca di indizi e tracce che potessero condurli all'antico artefatto.
Attraversarono terre remote, esplorarono antichi palazzi e si consultarono con saggi eremiti che conoscevano leggende e segreti dell'epoca. Ogni passo li avvicinava sempre di più al loro obiettivo, mentre l'elefante continuava a condividere dettagli preziosi sulla storia e le leggende legate al cronografo.
La speranza di ritrovare Gufo cresceva nel cuore di tutti. Con il potere del cronografo, avrebbero potuto risvegliarlo dal suo stato di prigionia temporale e riunirsi per completare la loro missione.
Ancora una volta, il destino aveva posto un compito impegnativo davanti a T. e ai suoi compagni, ma erano determinati a non arrendersi. Il loro cammino verso il cronografo era un passo verso la riunione dei 7 amici e il compimento del loro destino.
Preghiera
Preghiera del mattino
Canto di inizio: Dall’aurora al tramonto
Dal Salmo 26: il Signore è mia luce e mia salvezza
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”;
il tuo volto, Signore io cerco.
Mostrami, Signore, la tua via, guidami sul retto cammino,
a causa dei miei nemici.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.
Dal Vangelo di Luca (Lc 18,35-43)
Mentre Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!». Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: «Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.
Commento al vangelo
Avere fede non significa starsene seduti e aspettare che Dio provveda a noi, che le cose belle ci piovano dal cielo. La vita cristiana è richiesta, preghiera continua, anche a costo di essere sgridati. La determinazione di Bartimeo sfida ogni consuetudine e tradizione: il bisogno di vedere, di rinascere a vita nuova, di vedere la luce prevale su tutto! Gesù vuole capire: cosa vuoi che io faccia? Vuoi una buona elemosina la vista? Bartimeo è esigente perché sa di avere davanti il Signore: vuole riavere la vista, vuole tornare a vedere famigliari, amici. Vuole insomma riprendersi la vita! E non teme di chiedere questo tutto a Dio.
Attività
Cosa vuoi che io faccia per te? La determinazione della nostra vita
Ci si divide in gruppi di due persone che si siedono dandosi le spalle. A uno di loro viene data una penna e un pezzo di carta mentre all’altro (bendato) viene detto cosa deve descrivere al compagno, che sia abbastanza semplice da disegnare (per esempio: un'auto, un fiore, una casa). Questa persona ora deve descrivere l'immagine al proprio compagno di squadra in modo che possa disegnarlo, ma senza dire qual è l'oggetto. Può descriverne forma, dimensioni e materiale, ma non può dire "Disegna un mantello". Quando il disegno è finito, viene tolta la benda per vedere se il disegno corrisponde all’oggetto “raccontato” del compagno.
Preghiera della sera
Collegamento con la parola chiave del giorno
Elefante non lo sposti. Se decide di compiere quell’impresa, di certo non si riesce a farlo desistere. Incede determinato fino a raggiungere la meta. Così dovrebbe essere la fiducia di ogni persona in Dio: Dio non delude. Pertanto continuare a dialogare con Lui permetterà di ricevere risposte. Si tratta solo di imparare a riconoscerle.
Spazio origami
Sotto la proboscide dell’elefante i ragazzi potranno scrivere il nome della persona che in questo campo riconoscono come la più determinata.
Preghiera della tradizione
Atto di Fede
Canto finale: Dall’aurora al tramonto
Giochi
Titolo: Alla ricerca del cronografo
Durata: 60’
Spazio: all’aperto e al chiuso
Materiali: costumi per personaggi origami, meglio se in carta crespa; indizi in codice per ciascuna squadra; materiali per le prove.
Svolgimento
I giocatori con questo gioco rivivono la fase itinerante dei protagonisti della puntata odierna della storia, alla ricerca del cronografo. Ciascuna squadra secondo un diverso ordine si cimenterà nelle prove che proporranno loro rispettivamente Gru, Volpe, Pinguino ed Elefante. Per ciascuna prova, l’origami che la conduce, la valuta superata o meno, opportunamente nelle vesti dell’animale che interpreta. Al rintocco di un particolare orologio d’epoca, udibile in tutta l’area del campo gioco, le squadre cambieranno prova e animale che la propone, sia che l’abbiano superata, sia che non l’abbiano terminata. Ideale è che i 4 personaggi siano nascosti, e alle squadre siano da loro stessi distribuiti gli indizi successivi al primo, per riuscire a trovare gli altri personaggi mancanti, al fine di cimentarsi nelle prove, una volta trovati. Gru potrebbe nascondersi su un albero e l’indizio per trovarla potrebbe essere scritto con ideogrammi giapponesi; Volpe dietro un cespuglio o dentro una cassapanca e l’indirizzo per trovarla stilato con inchiostro invisibile (succo di limone); Pinguino, su un’amaca nella zona più fredda e umida del campo, e l’indizio per trovarlo potrebbe essere disegnato usando il linguaggio emoji; Elefante, nei pressi della cucina o della dispensa, e l’indizio per lui potrebbe essere realizzato con dei graffiti su una corteccia. Il cronografo sarà nascosto nel posto più segreto del campo, e l’indizio per trovarlo espresso in codice numerico. Vince la squadra che trova per prima il cronografo entro il tempo dato, sapendo che potrà accedere alla sua ricerca solo se avrà superato le prove precedenti.
Prova Gru: una slackline viene posizionata tra due alberi a 30 cm dal terreno. Almeno 3 giocatori per squadra devono riuscire a rimanervi in piedi in equilibrio per almeno 30 secondi.
Prova Volpe: viene proposto alla squadra una combinazione da indovinare per aprire un lucchetto.
Prova Pinguino: Pinguino intende formare con i giocatori della squadra una scultura vivente contemporanea. Aggiungerà alla scultura uno o due giocatori per volta e li inserirà mettendo in contatto due rispettive parti dei loro corpi (es. mano dx-piede sx, naso-occhio sx, gomito dx-coscia dx, ecc.). La prova è superata se all’inserimento dell’ultimo giocatore tutte le rispettive parti del corpo sono ancora in contatto.
Prova Elefante: Elefante dispone di un piano sul quale ha posizionato tanti bicchieri di plastica quanti sono i giocatori; ciascun giocatore si posiziona a 1 metro dal rispettivo bicchiere, tutti in linea, dotato ciascuno di un palloncino. I giocatori su indicazione di Elefante gonfiano a fiato il palloncino fino a una grandezza indicata da Elefante stesso. Al via, i giocatori useranno il palloncino come fosse una proboscide e cercheranno di soffiare, da dove si trovano, l’aria contenuta nel palloncino in direzione del bicchiere loro assegnato, per farlo rovesciare. Se almeno la metà dei bicchieri si rovescia o cade, la prova è considerata superata.
Attività
Titolo: Poeti per un giorno
Durata: 20’ e rassegna serale
Materiali: fogli, matite, anche colorate, gomme, biro
Sono o non sono determinato? Ciascun ragazzo diventa poeta per un giorno, ed ispirandosi a Shakespeare realizza un componimento poetico, scritto, orale, illustrato, cantato, suonato… nel quale racconta episodi, in cui si è riconosciuto determinato e ha lottato per raggiungere obiettivi fattibili, e altri nei quali ha capito di non esserlo stato, o perché gli obiettivi erano troppo ambiziosi per essere raggiunti, o perché la fatica e la pigrizia hanno preso il sopravvento. I componimenti poi confluiranno in una rassegna spettacolo serale, con la quale i ragazzi si allieteranno vicendevolmente nel metterli in scena a loro discrezione.
Verifica Giornaliera
L’educatore propone una breve escursione serale che preveda una salita.
Incontrare una salita dopo una giornata di attività, comporta la messa in campo di motivazione e determinazione, affinché si raggiunga la cima.
In cerchio, dopo un momento di ristoro, al termine dell’escursione, l’educatore può proporre le seguenti riflessioni, come verifica sulla giornata:
- Cosa ho pensato quando mi sono ritrovato di fronte la salita?
- Cosa mi ha aiutato a superarla?
- La determinazione di Elefante nella storia cosa genera nei compagni di avventura?
- Nella giornata di oggi ci sono stati momenti in cui ho mollato e ho rinunciato? La reazione dei compagni?
- E ci sono stati momenti invece nei quali ho cercato di resistere? Cosa mi ha aiutato?
- Ho notato compagni che stavano cedendo? Sono riuscito a incoraggiarli?