I doni di Babbo Natale. Cronache dal punto di vista di Peter
CRONACA DI UN PERSONAGGIO
PETER
Peter è il fratello maggiore e per questo investito sia dai genitori sia da se stesso della responsabilità dei fratelli più piccoli. Sa che deve riportarli a casa tutti sani e salvi. Per questo a volte il suo lato protettivo, nei confronti in particolare dei più piccoli, adombra un po’ la sua ilarità, facendolo sembrare più burbero di quanto non sia. Certamente è un ragazzo deciso, forte e coraggioso, talora un tantino impulsivo e per questo imparerà nel tempo ad ascoltare i consigli dei più prudenti Susan ed Edmund. Tuttavia, per lui i suoi fratelli sono ciò che ha di più prezioso e non esita un istante a perdonare e abbracciare suo fratello Edmund, anche dopo il tradimento, disposto a combattere strenuamente per salvargli la vita, dotato della brillante spada dei re di Narnia.
La storia
Non poteva che essere Babbo Natale. E dire che non ci avevo mai creduto molto. Ma la lunga barba bianca riccioluta, i capelli lunghi e bianchissimi, il panciotto rotondetto e le guance paffute, gli occhialini tondi e la slitta di legno erano indizi evidenti della sua identità. È vero che il paesaggio all’intorno era coperto di neve e quindi poteva suggestionare la visione, ma quando dal sacco di iuta ha estratto i DONI per noi, ogni dubbio è svanito. Babbo Natale conosceva perfettamente l’animo e i talenti dei figli di Adamo, futuri re di Narnia. Prima di noi, sapeva già chi saremmo diventati. E a ciascuno ha consegnato l’arma perfetta per combattere le battaglie che ci avrebbero atteso. A Lucy, caparbia e sensibile, un pugnale per difendersi e la pozione per guarire creature in fin di vita. A Susan, alla quale non mancano di certo parole acute, capaci di centrare il bersaglio, arco e frecce, e un corno, per chiamare in aiuto le creature e i re di Narnia in caso di pericolo. A me, di cui ben conosce la forza e il valore, la spada del re dei re. Come mi è dispiaciuto che per mio fratello Edmund non fosse previsto alcun dono. Del resto, lui ci aveva traditi e lasciati, preferendo la magia oscura della regina di ghiaccio. Se solo quel ragazzo mi avesse ascoltato. Penso che sia il suo maggior difetto. Non ascolta e fa di testa sua. Non rispetta i ruoli e l’autorità. Orgoglioso, replica e cova rancore. Certo che col senno di poi, ripensando ad alcune vicende poi accadute, è un bene che Edmund non abbia sempre fatto ciò che gli ho chiesto. Ad eccezione dello schierarsi con la strega Jadis, si capisce. Ma quello lo ha ben capito anche da solo. Parecchie volte, infatti, a seguire, ha avuto ragione e facendo di testa sua, più di una volta, mi ha salvato la vita. Penso soffra del fatto che è il terzogenito e il secondo maschio. Forse anche lui vorrebbe prender parte alle decisioni ed essere di riferimento per il gruppo. Ma verrà un tempo, ne sono certo, in cui questa mia spada la impugnerà lui e sarà lui il solo re di Narnia. Quando sarà un po’ più grande.
INGRESSO NELL'ARMADIO
Attività mattutina di attivazione e di immersione nell’ambientazione.
Ogni mattina i ragazzi hanno la possibilità di portare un po’ di primavera a Narnia, dove il paesaggio è, almeno i primi giorni, innevato, ibernato, spento. Ecco alcune proposte che possono essere attuate nelle varie giornate come apertura di giornata.
L’albero di primavera
Oggi arriva Babbo Natale e quindi la ricorrenza necessita di allestire l’albero. Che in questo caso non sarà natalizio, ma di primavera. Studiamo, cerchiamo, realizziamo il nostro addobbo primaverile e appendiamolo all’albero sotto il quale Lucy, Susan e Peter oggi incontreranno Babbo Natale. Potrebbe essere una foglia caduta o un frutto caduto a terra al quale abbiamo spruzzato un po’ di lacca e attaccato un’asola di spago o bava per appenderlo. Una decorazione fatta con la carta velina o la carta crespa. Pietre colorate con colori spray o tempera cui abbiamo incollato un cordino. Nastri colorati, piccoli oggettini colorati come graffette per i fogli, immagini di volatili e di animali che si risvegliano a primavera, caramelle, cartelli con proverbi sulla primavera… Divertiamoci a immaginare e creare.
LABORATORIO DI MAGIA
Il tornado di Babbo Natale
In un barattolo di vetro, ad esempio i vasetti vuoti di marmellata, mettiamo della polvere di glitter colorato, possibilmente rossa, in onore all’ospite del giorno incontrato dai protagonisti, Babbo Natale (riesce bene l’esperimento anche con il glitter blu). Aggiungiamo qualche goccia di detersivo per i piatti, acqua fino quasi all’orlo del vasetto, e chiudiamolo bene. Iniziamo a ruotarlo velocemente, con movimenti circolari e tenendolo dal collo o dal tappo. Dopo qualche minuto, noteremo che all’interno del vasetto, al centro, si forma un vero e proprio “tornado”. Sarà la tromba d’aria attraverso cui compare e scompare Babbo con la sua slitta, ma soprattutto con i suoi preziosi doni per i re di Narnia.
Attività 4
CV virtuale
Finalità: riflettere sui doni che ciascuno possiede, a partire dagli educatori del campo.
Materiali: puzzle fotografici giganti con foto degli animatori; pennarelli o stickers emoji.
Spazio: all’aperto/al chiuso
Durata: 45’
Svolgimento: a gruppetti, ricevono un puzzle fotografico da ricostruire, scomposto in pezzi di media misura. Nel puzzle è fotografato l’educatore o il gruppo educatori. Ideale sarebbe che, se gli educatori del campo sono più di uno, ciascun gruppo riceva il puzzle di un educatore diverso. A seguire i gruppetti riflettono sui doni e le capacità di quell’educatore e con un simbolo/un piccolo disegno stilizzato/uno stickers emoji posizionano il simbolo di quella particolare caratteristica in corrispondenza della parte del corpo dell’educatore in fotografia, presso la quale desiderano collocarla. Ad esempio “allegro”, può prevedere un smile con il sorriso in corrispondenza della bocca. L’ultima fase dell’attività richiede al gruppo di realizzare un breve video-spot nel quale presentano l’educatore a loro assegnato, sottolineandone i talenti che gli hanno riconosciuto.
Gioco
Festival della canzone narniana
Finalità: allenare abilità canore ed espressivo corporee.
Materiali: cassa e microfono; pulsante/oggetto sonoro per prenotazione risposta.
Spazio: all’aperto/al chiuso
Durata: 45’
Svolgimento: ciascuna squadra ha 10 minuti di tempo per richiamare alla memoria canzoni italiane, straniere, dei cartoni animati che parlino di animali. A turno ciascuna squadra si esibisce nella canzone, e ad ogni turno la giuria di educatori estrae da un’urna la modalità nella quale la squadra oltre a cantare dovrà accompagnare e rendere spettacolare la presentazione della canzone, mentre essa viene cantata facendo dono agli spettatori dei propri talenti (mimandola, realizzando un murales su TNT con bombolette a tema con il brano; danzando; accompagnandola con diverse forse di illustrazioni; abbinando cartelloni con parole chiavi o abbinando immagini e video…). Dopo 2 minuti di esibizione i giocatori delle altre squadre possono prenotarsi per indovinarne il titolo. Vince la squadra che indovina più canzoni.
DAVANTI ALLA TENDA DI ASLAN
Vangelo
“Il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!”, Lc 11, 9-13
Ebbene, io vi dico: «chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Commento
Anche noi siamo stati presi per mano e sorretti nel cammino. Ma poi, come se non bastasse, abbiamo ricevuto dei doni, dei regali: le persone che ci vogliono bene, la nostra intelligenza, i nostri talenti… sono tutti elementi che ci spingono da un lato a dire grazie e dall’altro a vivere questa gratitudine attraverso il dono di sé. Peter sa vedere oltre i doni che riceve pensando già a come utilizzarli.
Simbolo: OROLOGIO
Impegno: dono un po’ del mio tempo, faccio in modo che ci siano dei momenti che appartengano agli altri. Nella giornata di oggi dedico almeno 10 minuti per ascoltare, aiutare, sollevare chi mi sta accanto.
Preghiera della sera
Parafrasi del Salmo 16
Sulla tua strada tieni saldi i miei passi
e i miei piedi non perderanno l’equilibrio.
Io ti prego, mio Dio: dammi una risposta;
ascolta la mia voce,
mostrami quanto è grande del tuo amore.
Benedirò il Signore che mi dà consigli
E il mio cuore nella notte mi insegna la via giusta
Perché alla tua presenza c’è solo gioia e pace
Questi i doni che mi accompagnano e mi consolano