E adesso?

Obiettivo del giorno

Riconoscere che in tutti gli avvenimenti della vita, anche negli imprevisti, Dio si fa presente e ci parla  

In un viaggio spesso accade qualcosa di spiacevole, ma l'IMPREVISTO non sempre ostacola o rovina il viaggio, al contrario può arricchirlo, trasformandosi in opportunità. Capita anche a Tobia quando viene aggredito dal pesce… il suo imprevisto gli permetterà di allargare gli orizzonti e di arricchirsi. Nella storia di ciascuno, negli avvenimenti della vita Dio si mostra e parla.

 

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Dal libro di Tobia

Tb 6, 1-9

Il giovane partì insieme con l'angelo e anche il cane li seguì e s'avviò con loro. Camminarono insieme finché li sorprese la prima sera; allora si fermarono a passare la notte sul fiume Tigri.  Il giovane scese nel fiume per lavarsi i piedi, quand'ecco un grosso pesce balzò dall'acqua e tentò di divorare il piede del ragazzo, che si mise a gridare. Ma l'angelo gli disse: «Afferra il pesce e non lasciarlo fuggire». Il ragazzo riuscì ad afferrare il pesce e a tirarlo a riva. Gli disse allora l'angelo: «Aprilo e togline il fiele, il cuore e il fegato; mettili in disparte e getta via invece gli intestini. Il fiele, il cuore e il fegato possono essere utili medicamenti». Il ragazzo squartò il pesce, ne tolse il fiele, il cuore e il fegato; arrostì una porzione del pesce e la mangiò; l'altra parte la mise in serbo dopo averla salata. Poi tutti e due insieme ripresero il viaggio, finché non furono vicini alla Media. Allora il ragazzo rivolse all'angelo questa domanda: «Azaria, fratello, che rimedio può esserci nel cuore, nel fegato e nel fiele del pesce?». Gli rispose: «Quanto al cuore e al fegato, ne puoi fare suffumigi in presenza di una persona, uomo o donna, invasata dal demonio o da uno spirito cattivo e cesserà in essa ogni vessazione e non ne resterà più traccia alcuna. Il fiele invece serve per spalmarlo sugli occhi di uno affetto da albugine; si soffia su quelle macchie e gli occhi guariscono».

 

Commento

Anche questo episodio del libro di Tobia evidenzia la funzione didattico-spirituale dello scritto: le cose che succedono servono per giustificare quanto avverrà in seguito; proprio attraverso quei medicamenti di cui Raffaele raccomanda la conservazione, lo stesso Tobia caccerà gli spiriti maligni che invadono la camera di Sara, sua futura sposa, e il padre di Tobia verrà guarito. Insomma nel pensiero dell’autore del libro nulla succede per caso, tutto ha un senso e un perché: al momento magari può sembrare un po’ strano, ma in seguito si capirà. Quanto a noi interessa nel racconto è questa totale fiducia dell’uomo credente, anche nelle difficoltà. Grazie all’aiuto della guida può imparare a trarre tutto il bene che si può anche dalle cose che vanno storte: questo è un segno di grande maturità psicologica, ma anche di crescita nella fede.

 

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Le proposte di preghiera

Dal preghiere del libro di Tobia:

"Ora contemplate ciò che ha operato con voi
 e ringraziatelo con tutta la voce;
 benedite il Signore della giustizia
 ed esaltate il re dei secoli.

Io gli do lode nel paese del mio esilio
 e manifesto la sua forza e grandezza a un popolo di peccatori." 

 

SALMO 30:

Quante volte il salmista si è trovato nelle difficoltà e quante volte ha sperimentato la grazia del Signore che lo ha risollevato, guarito, sostenuto, ma lo ha anche aiutato a guardare le cose da un altro punto di vista. Per questo la sua preghiera può diventare la nostra.

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, mio Dio,
a te ho gridato e mi hai guarito.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.
 Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.
Ho detto, nella mia sicurezza:
"Mai potrò vacillare!".
Nella tua bontà, o Signore,
mi avevi posto sul mio monte sicuro;
il tuo volto hai nascosto
e lo spavento mi ha preso.
A te grido, Signore,
al Signore chiedo pietà:
"Quale guadagno dalla mia morte,
dalla mia discesa nella fossa?
Potrà ringraziarti la polvere
e proclamare la tua fedeltà?
Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!".
Hai mutato il mio lamento in danza,
mi hai tolto l'abito di sacco,
mi hai rivestito di gioia,
perché ti canti il mio cuore, senza tacere;
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

 

 

 

 

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Attività e riflessione

E ADESSO?

OBIETTIVO:

Riflettere su quanto possano essere importanti le abilità/risorse individuali nel far fronte ad imprevisti che possono presentarsi quando meno ce lo si aspetta. Talvolta può essere sufficiente uno sguardo positivo ed un impegno attivo nel determinare un "lieto fine”.

MATERIALE:

dei fogli con scritte tre storie divise tra antefatto e conclusione

SVOLGIMENTO:

dividere i ragazzi 3 gruppi e ciascun gruppo con un animatore di riferimento. Ad ogni gruppo viene consegnato un foglio con l’antefatto di una storia vera o verosimile che sia stata scritta dagli educatori e che richiami situazioni vissute nell’anno dal gruppo stesso. La storia deve prevedere un imprevisto di modo che i ragazzi abbiano uno spazio di interazione per discutere su come continuare la storia e farla finire e poi mettere in scena il finale pensato.
(Esempio sintetico: in una classe spariscono sempre i cellulari, è un ragazzo che li prende di nascosto per rivenderli e ricavare qualche soldo dato che la famiglia vive un momento di difficoltà economica. I professori più volte hanno richiamato la classe ma nessuno dice nulla. Antonella e Maria hanno visto chi è stato e decidono di…)

 

Per la riflessione:

- Quali sono state le tue reazioni in alcuni imprevisti che ti sono capitati in casa, a scuola, in oratorio?

- A distanza di tempo, con più tranquillità e maturità, come reagiresti oggi di fronti agli stessi accadimenti? Pensi di aver imparato qualcosa che ti è servito?

- Hai provato a fermarti a riflettere e pregare, in questi frangenti? Perché?

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