in cerca di ispirazione
Definire cosa mi fa provare vergogna. Riflettere sulla vergogna come un’emozione legata alla conoscenza di sé e in relazione agli altri. Comprendere e riconoscere quali sono le aspettative che ognuno di noi ha su di sé e sugli altri.
OPERA D'ARTE: L'altalena
Pierre-Auguste Renoir, 1876 circa, Parigi, Musèe d’Orsay
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/10/Pierre-Auguste_Renoi...
A destra della composizione troviamo un uomo appoggiato a un tronco d'albero, una bambina che osserva divertita la scena e un altro uomo, visto di spalle. Quest’ultimo sta parlando alla protagonista del dipinto, una giovane donna mollemente appoggiata a un’altalena: probabilmente la conversazione verte su un argomento delicato – che non possiamo però comprendere – tanto che la ragazza distoglie lo sguardo e lo rivolge timidamente altrove, in preda a uno spontaneo accesso di imbarazzo e di vergogna, ben illustrato dal pittore attraverso il sorriso quasi forzato della ragazza, accompagnato dall’arrossamento delle sue guance.
contempliamo la bellezza
PREGHIERA DEL MATTINO: Salmo 31
1 Al direttore del coro.
Salmo di Davide.
O SIGNORE, poiché ho confidato in te,
fa' che io non sia mai confuso;
per la tua giustizia liberami.
2 Porgi a me il tuo orecchio;
affrèttati a liberarmi;
sii per me una forte rocca, una fortezza dove tu mi porti in salvo.
3 Tu sei la mia rocca e la mia fortezza;
per amor del tuo nome guidami e conducimi.
4 Tirami fuori dalla rete che m'han tesa di nascosto;
poiché tu sei il mio baluardo.
5 Nelle tue mani rimetto il mio spirito;
tu m'hai riscattato, o SIGNORE,
Dio di verità.
6 Detesto quelli che si affidano alle vanità ingannatrici;
ma io confido nel SIGNORE.
7 Esulterò e mi rallegrerò per la tua benevolenza;
poiché tu hai visto la mia afflizione, hai conosciuto le angosce dell'anima mia,
8 e non mi hai dato in mano del nemico;
tu m'hai messo i piedi in luogo favorevole.
9 Abbi pietà di me, o SIGNORE, perché sono tribolato:
l'occhio mio, l'anima mia, le mie viscere si consumano di dolore.
10 La mia vita vien meno per l'affanno,
i miei anni svaniscono nel pianto;
la forza m'è venuta a mancare per la mia afflizione,
si logorano tutte le mie ossa.
11 A causa dei miei nemici sono diventato obbrobrio,
un grande obbrobrio per i miei vicini,
e uno spavento per i miei conoscenti.
Chi mi vede fuori fugge via da me.
12 Sono dimenticato completamente, come un morto;
sono simile a un vaso rotto.
13 Perché odo le calunnie di molti,
tutto m'incute spavento intorno a me,
mentre essi si consigliano a mio danno
e meditano di togliermi la vita.
14 Ma io confido in te, o SIGNORE;
io ho detto: «Tu sei il mio Dio».
15 I miei giorni sono nelle tue mani;
liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori.
16 Fa' risplendere sul tuo servo la luce del tuo volto;
salvami per la tua benevolenza.
17 O SIGNORE, fa' che io non sia confuso, perché t'invoco;
siano confusi gli empi,
sian ridotti al silenzio nel soggiorno dei morti.
18 Ammutoliscano le labbra bugiarde
che parlano contro il giusto con arroganza,
con alterigia e con disprezzo.
19 Quant'è grande la bontà che tu riservi a quelli che ti temono,
e di cui dai prova in presenza dei figli degli uomini,
verso quelli che confidano in te!
20 Tu li nascondi all'ombra della tua presenza, lontano dalle macchinazioni degli uomini;
tu li custodisci in una tenda,
al riparo dalla maldicenza.
21 Sia benedetto il SIGNORE;
poich'egli ha reso mirabile la sua benevolenza per me,
ponendomi come in una città fortificata.
22 Io, nel mio smarrimento, dicevo:
«Sono respinto dalla tua presenza»;
ma tu hai udito la voce delle mie suppliche,
quando ho gridato a te.
23 Amate il SIGNORE, voi tutti i suoi santi!
Il SIGNORE preserva i fedeli,
ma punisce con rigore chi agisce con orgoglio.
24 Siate saldi, e il vostro cuore si fortifichi,
o voi tutti che sperate nel SIGNORE!
COMMENTO: La vergogna nasce dalla valutazione della propria inadeguatezza. Il Salmista ci invita nell’umiltà ad affidarci a Lui per compiere le grandi opere che ci chiede nella nostra vita.
PREGHIERA DELLA SERA: VANGELO
Lc 15,17-20
Allora ritornò in sé e disse: "Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati". Si alzò e tornò da suo padre.
Commento:
Le poche righe ascoltate ci riportano nella parola del Figlio prodigo. Del figlio che butta tutti i beni del padre, che spreca la sua vita e il suo tempo in cose di poco valore. La scena fotografa il momento in cui il figlio, preso dalla fame e da un briciolo di lucidità, sente il male che ha fatto, si vergogna di ciò che ha combinato e, rientrando in se stesso, decide di tornare dal padre. Si prepara il discorso, la filastrocca a memoria. Decide lui che vorrebbe essere punito, trattato come uno schiavo. Potrà mai, un padre che ama, trattarlo così? Potrà forse metterlo alla pari degli schiavi, punirlo severamente, farlo sentire in colpa?
Provate a leggere come continua la parabole. Vi accorgerete che il padre, che rappresenta Dio, ha un cuore libero e aperto, per amare e fare festa. Il suo sguardo non genera vergogna, anche se il peccato genera un dolore, ma la misericordia vince tutto. In casa, per quel figlio, c’è una festa.
Preghiera:
Ora sono io quel figliol prodigo del Vangelo, sono io che riconosco di essere fuggito dalla tua casa, sono io ad aver sperimentato la tua frustrazione, sono io quello angosciato dalla fame di paternità, di amore. Sento il dolore per i peccati commessi. Ne provo vergogna. Ma tu Signore, accoglimi nella tua casa, fammi mangiare di nuovo con te, alla tua mensa. Donami il tuo perdono.
all'opera
critico d'arte
Per riflettere:
- Ti diverti a mettere i tuoi amici in imbarazzo?
- Ti sei mai sentito in imbarazzo?
- Ti vergogni di qualche tua caratteristica?
altri stili artistici
Film
Penelope (2006, regia di Mark Palansky)
The Greatest Showman (2017, regia di Michael Gracey)
Il gobbo di Notre Dame (1996, regia di Gary Trousdale, Kirk Wise)
Artista sconosciuto - Illustrazione de il "De claris mulieribus" di Giovanni Boccaccio (1440 ca.)
Jacques-Louis David - Ritratto di Marie Josèphe Buron (1769)