Passare il testimone - essere testimoni: la Fede

Traguardo/Obiettivo

Comprendere che le azioni, i gesti e le parole di ogni giorno possono riflettere chi siamo, lo stile che decidiamo di assumere. Provare a confrontare lo stile che ogni giorno gli adolescenti assumono nella vita quotidiana, nei gesti comuni con quello proposto da Gesù.

 

L’obiettivo di oggi non ci chiede di emettere dei giudizi o valutazioni su di noi o sugli altri. Al contrario ci chiede di immaginare chi vorremmo essere a partire da quello che siamo, per scegliere quale stile e quale persona vorremmo testimoniare agli altri, quale idea di noi vogliamo veramente mostrare e “passare” alle persone che abbiamo intorno.

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La voce dell'allenatore

Gesù è il nostro AMICO! Chiamandoci amici, “sceglie proprio noi”, per donare a ciascuno un rapporto nuovo con Dio e i fratelli, fatto di confidenza, fiducia reciproca, sintonia e gioia.
Gesù non intende l’amicizia come un dovere o un obbligo nei suoi riguardi, ma come relazione che ha per base il comandamento dell’Amore. Quando amiamo siamo simili a Dio, possiamo fare quello che lui ha fatto: inventare parole e gesti che aprono la strada a relazioni capaci di “dare la vita” all’altro.
Abbiamo bisogno della guida sicura della sua Parola che adesso ascoltiamo.

 

Dal Vangelo di Giovanni 15,12-17

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.  Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.  Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando.  Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.  Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.  Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.

 

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Allenamento quotidiano

Preghiera :

Signore,
vuoi le mie mani per passare questa giornata
aiutando i poveri e i malati che ne hanno bisogno?
Signore, oggi ti do le mie mani.
 
Signore,
vuoi i miei piedi per passare questa giornata
visitando coloro che hanno bisogno di un amico?
Signore, oggi ti do i miei piedi.
 
Signore,
vuoi la mia voce per passare questa giornata
parlando con quelli che hanno bisogno di parole d'amore?
Signore, oggi ti do la mia voce.
 
Signore,
vuoi il mio cuore per passare questa giornata
amando ogni uomo solo perché è un uomo?
Signore, oggi ti do il mio cuore.

 

IMPEGNO: il celebrante chiama ciascun ragazzo per nome e consegna un “braccialetto”, dicendo: (nome del ragazzo/a) Gesù ti dice: “Io ho scelto te come mio/a amico/a, condividi la mia missione.

PREGHIERA DELLA SERA:

Si chiede ai ragazzi dopo un breve momento di silenzio di ripensare alla giornata. Viene chiesto loro di compilare il medagliere sulla scheda ragazzo. Quale medaglia mi merito oggi? Se penso che il traguardo di oggi era provare a testimoniare uno stile cristiano, il modo di vivere di gesù, quale posto sul podio credo di essermi meritato? Quali sono i passi su cui devo allenarmi ancora?

Finito il momento di esame di coscienza si conclude recitando la preghiera.

Signore, siamo pronti e stiamo vivendo la nostra avventura, qui al campoestivo

ti preghiamo: veglia sul nostro don e sui nostri educatori

come vegli su ogni tuo figlio che percorre le strade di questo mondo.

Prendi dimora in mezzo a noi, e sii per noi riposo nella fatica,

riparo da ogni pericolo.

Guidaci a vivere questi giorni in amicizia profonda

con te e tra noi, attenti alle necessità degli altri,

rispettosi della tua creazione, sempre felici della tua amicizia.

Questo tempo è un’occasione che ci doni di vivere ora e solo ora;

aiutaci a partecipare intensamente, a non sprecare nessuna opportunità

che possa renderci un po’ migliori.

Per riconoscere in te la mia gioia, ci impegniamo, Signore,

ad osservare le regole del gioco, accogliendo ciò che tu ci dirai

perché si stabilisca tra di noi un armoniosa unità

e così impariamo insieme ad osservare e vivere le regole della vita. Amen

 

 

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Gara

TI PASSO IL RICORDO

Materiale:  Fili di lana; Legnetti; Sassi; Cartoncini; Stoffe; Bottoni; Tubi di carta; Palloncini; Spago; Barattoli; Scatole di latta (es. pomodori pelati); Materia di cancelleria; Bottiglie di plastica; Scatole; Palline da ping-pong; Tappi di sughero; Immagini stampate e riviste; Colla vinilica; Nastri scoubidou.

Performance: 

Viene allestito un tavolo con sopra il materiale preparato dagli educatori.

Si chiede ai ragazzi di scegliere e di prendere alcuni materiali tra quelli presenti.  Si chiede in questo momento agli adolescenti di individuare un valore  che sentono particolarmente, un'emozione che li rappresenta, un ricordo di una persona che hanno caro.. e di provare a trasformare questa sensazione in un oggetto con i materiali messi a disposizione. I ragazzi hanno 20/30 minuti (in base ai tempi che avete a disposizione) per creare l'oggetto desiderato.

In un secondo momento ogni ragazzo pesca un bigliettino con il nome di un compagno da un cesto e consegna l’oggetto che ha creato alla persona con quel nome, spiegando che cosa gli sta consegnando. 

Viene chiesto poi alla fine dell'attività di mantenere segreto il significato dell'oggetto ricevuto dal compagno e di provare a scrivere quale emozione ha suscitato il loro essere destinatari del dono ricevuto.

il passo in più:

Per rendere l'attività più vivace si può organizzare una sosta di asta per far aggiudicare i diversi materiali per creare. Oppure al posto di creare un oggetto materiale, si può eseguire la stessa attività preparando però un piatto culinario. Che sapore avrebbe il ricordo? Preparando una merenda che possa il pù possibile assomigliare al valore o al sentimento che hanno scelto. In questo caso è utile che il piatto che poi sarà destinato a qualcun altro possa essere accompagnato da una lettera che spieghi il significato dei gusti e metta bene a fuoco il motivo del valore e della scelta. Questa lettera sarà poi "consegnata" come la staffetta al compagno di cui hanno pescato il nome con il bigliettino.

nota pedagogica:

Affinchè l'attività possa risultare efficace e far in modo di coinvolgere tutti gli adolescenti sono necessari alcuni accorgimenti. Evocare negli adolescenti ricordi ed emozioni a volte è come scoperchiare il vaso di pandora, aiutarli a riflettere sui sentimenti che provano li aiuta a rielaborarli e farli crescere in modo sano. Come trattare questi momenti? Sicuramente spiegando e immergendovi in un clima di serietà, per cui la battuta, il momento simpatico ci sta, ma non sdrammatizziamo troppo l'attività. 

Secondo, può essere importante e opportuno creare un momento di riflessione, più o meno lungo, che li aiuti a focalizzare e centrare il valore/ricordo/ sentimento che vogliono espimere. In questo caso potrebbe essere utile non disporsi in cerchio ma chiedere di trovare un proprio posto personale a ognuno per poter riflettere e poi creare in modo personale.

 

 

 

 

 

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Time-out

  • Se pensi alla tua vita, pensi di aver sempre “giocato” al massimo?
  • Ti ricordi chi ti ha trasmesso la fede quando eri piccolo? In che modo l’hai ricevuta?
  • Ed ora... come valuti la tua fede? Quali sono le persone o gli elementi che durante questo periodo della tua vita, senti che ti trasmettono l’amore di Dio?
  • Tu ti senti un “Cristoforo”, cioè testimone della buona notizia?
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Riscaldamento

  • Video di qualificazione per TOKIO 2020 della squadra italiana femminile:

https://www.raisport.rai.it/video/2019/10/4x400-doha2019-6641481a-554b-444d-9954-16ec51b609be.html

  • Per saperne di più sulla staffetta:

http://www.guidaolimpiadi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=132&Itemid=326

  • "I giovani appassiti sono coloro che mettono la loro gioia nelle cose superficiali della vita, e non vanno in profondità, alle grandi domande, appassionati. La vita si gioca con passione." (Papa Francesco)
  • DALLA CHRISTUS VIVIT:

n° 36   È vero che noi membri della Chiesa non dobbiamo essere tipi strani. Tutti devono poterci sentire fratelli e vicini, come gli Apostoli, che godevano «il favore di tutto il popolo» (At 2,47; cfr 4,21.33; 5,13). Allo stesso tempo, però, dobbiamo avere il coraggio di essere diversi, di mostrare altri sogni che questo mondo non offre, di testimoniare la bellezza della generosità, del servizio, della purezza, della fortezza, del perdono, della fedeltà alla propria vocazione, della preghiera, della lotta per la giustizia e il bene comune, dell’amore per i poveri, dell’amicizia sociale.

37. La Chiesa di Cristo può sempre cadere nella tentazione di perdere l’entusiasmo perché non ascolta più la chiamata del Signore al rischio della fede, a dare tutto senza misurare i pericoli, e torna a cercare false sicurezze mondane. Sono proprio i giovani che possono aiutarla a rimanere giovane, a non cadere nella corruzione, a non fermarsi, a non inorgoglirsi, a non trasformarsi in una setta, ad essere più povera e capace di testimonianza, a stare vicino agli ultimi e agli scartati, a lottare per la giustizia, a lasciarsi interpellare con umiltà. Essi possono portare alla Chiesa la bellezza della giovinezza quando stimolano «la capacità di rallegrarsi per ciò che comincia, di darsi senza ritorno, di rinnovarsi e di ripartire per nuove conquiste».

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