Le tavole delle legge

VETTA

OBIETTIVO GIORNALIERO

Comprendere che avere e darsi delle regole in una relazione permette di vivere questa con maggiore libertà.

Nella fede:

Capire che Dio non vuole limitare l’uomo ma vuole permettergli di vivere al massimo una relazione di amore vero.

 

Il tema delle regole è rilevante nel passaggio adolescenziale: l’adolescenza che per eccellenza viene vista e interpretata come il periodo della libertà e della trasgressione, nella realtà è forse il periodo più pregno di regole sociali e imposte dal gruppo dei pari per una buona “impressione sociale”.

E’ quindi interessante provare con gli adolescenti a ragionare su quali sono le regole dell’adolescenza, come loro le vivono e quali regole vogliono veramente la loro felicità.

Le regole sociali, le regole dei genitori, quelle scolastiche, quelle giuridiche.. tutte hanno gli stessi scopi? In quali riconosciamo un senso di protezione? Quali invece ci ingabbiano?

Questo apre al nostro rapporto con Dio. I comandamenti, le 10 parole, spesso viste e raccontate come imposizioni da parte di Dio, in realtà sono frutto di un impegno e di una relazione d’amore.

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BUSSOLA

Es 20, 1-26

Impegno e condizione dell'alleanza: la legge

Dio pronunciò tutte queste parole:«Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile:
Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra.5Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.
Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai.
Non commetterai adulterio.
Non ruberai.
Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».
Tutto il popolo percepiva i tuoni e i lampi, il suono del corno e il monte fumante. Il popolo vide, fu preso da tremore e si tenne lontano. Allora dissero a Mosè: «Parla tu a noi e noi ascolteremo; ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo!». Mosè disse al popolo: «Non abbiate timore: Dio è venuto per mettervi alla prova e perché il suo timore sia sempre su di voi e non pecchiate». Il popolo si tenne dunque lontano, mentre Mosè avanzò verso la nube oscura dove era Dio.
Il Signore disse a Mosè: «Così dirai agli Israeliti: «Voi stessi avete visto che vi ho parlato dal cielo! Non farete dèi d'argento e dèi d'oro accanto a me: non ne farete per voi! Farai per me un altare di terra e sopra di esso offrirai i tuoi olocausti e i tuoi sacrifici di comunione, le tue pecore e i tuoi buoi; in ogni luogo dove io vorrò far ricordare il mio nome, verrò a te e ti benedirò. Se tu farai per me un altare di pietra, non lo costruirai con pietra tagliata, perché, usando la tua lama su di essa, tu la renderesti profana. Non salirai sul mio altare per mezzo di gradini, perché là non si scopra la tua nudità».      

 

Quanto è preziosa per noi la nostra casa. È un luogo di incontro, di vita. Ci facciamo tantissime cose in casa. Si mangia, si dorme, si studia o lavora, si gioca, si impara a volersi bene. È un luogo e uno spazio che sa di famiglia, dove si vivono i momenti più importanti della vita. A volte però può diventare una tana, una prigione. Ci si può nascondere, isolare, chiudere. Altre volte diventa un albergo, che non sentiamo nostro. Ma solo un luogo da sfruttare a nostro piacimento. Altre volte invece diventa uno spazio di accoglienza, di amicizia di ascolto. Anche Dio ha scelto una casa, dove incontrare l’uomo. Lui che tante volte si è fatto accogliere nelle case degli altri, ha scelto di abitare in mezzo a noi, nella nostra umanità. Quanto tempo ed energie dedichiamo noi a “fare casa” con Dio e tra di noi?

PREGHIERA:

Nelle scelte quotidiane posso sbagliare. La libertà permette di vivere con delle regole in relazione a Dio e agli altri. Attraverso queste regole Dio non vuole limitarmi o imprigionarmi, ma permettermi di vivere alla grande la relazione con l’altro.

Sal 123

Nella mia angoscia ho gridato al Signore
ed egli mi ha risposto.
    Signore, libera la mia vita
    dalle labbra di menzogna,
    dalla lingua ingannatrice.
Che ti posso dare, come ripagarti,
lingua ingannatrice?
    Frecce acute di un prode,
    con carboni di ginepro.
Me infelice: abito straniero in Mosoch,
dimoro fra le tende di Cedar!
    Troppo io ho dimorato
    con chi detesta la pace.
Io sono per la pace, ma quando ne parlo,
essi vogliono la guerra.

 

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VIA si parte

Monte SINAI

Il monte Sinai (2285 m di altezza) si trova in Egitto, nella parte meridionale della penisola omonima. Sulla cima del monte si trova una cappella greco-ortodossa, costruita nel 1934 sulle rovine di una chiesa del XVI secolo, non aperta al pubblico. Secondo la tradizione la cappella racchiude la roccia da cui Dio realizzò le Tavole della Legge. Nei pressi si trova anche la Grotta di Mosè, dove si suppone che Mosè avesse aspettato di ricevere le tavole.

 

Attività

  1. Consegniamo ai ragazzi un gioco in scatola (poco conosciuto) senza libretto delle regole e invitiamoli a giocare. Si renderanno conto che le regole sono necessarie perché il gioco funzioni. Possiamo anche proporre loro in una seconda parte dell’attività di stendere loro un regolamento.
  2. Sul Sinai, Dio ha consegnato a Mosè le Tavole della Legge con i dieci comandamenti. Sul monte della tua vita, quali sarebbero i comandamenti che Dio ti consegnerebbe? Dividiamo i ragazzi in gruppi non troppo numerosi e chiediamo ad ogni gruppo di creare un proprio decalogo.

 

 

 

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BIVIO

Alcune domande per la rilettura:

  • Siete riusciti a giocare senza conoscere le regole del gioco?
  • È stato facile stabilire un regolamento? Avete scelto delle regole di comune accordo?
  • Cosa sono i Comandamenti? Catene o parole di bene?
  • Le regole sono solo un peso, qualcosa che limita la libertà o sono necessarie, utili?
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ALTRI PANORAMI

Canzoni:

Il comandamento dell’Amore (Hope)

Extra:

CHI E’ e COSA FA UN PADRE SPIRITUALE?

https://www.vocazionefrancescana.org/2021/09/chi-e-e-perche-serve-un-padre.html

https://www.unobravo.com/post/importanza-regole-adolescenza

LIBRO:

Ragazzi sregolati. Regole e castighi in adolescenza, a cura di G. Pietropolli Charmet, edizioni Franco Angeli

BACKSTAGE SPETTACOLO TEATRALE: LE REGOLE DELL’ ADOLESCENZA

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