Opera di misericordia

VESTIRE GLI IGNUDI

Quest’opera di misericordia ci invita a imparare a custodire il custodire il corpo, tempio dello spirito. Non solo il nostro. Come allora impariamo a “vestire l’altro?” Siamo capaci di fare come i sarti che non solo ascoltano la richiesta di un cliente, ma la accolgono e fanno di tutto perché l’abito valorizzi la persona?

In questa giornata si può inserire anche  il delicato tema dell’ostentazione della “perfezione” fisica, di canoni di bellezza a cui i ragazzi pensano di dovere aderire pena l’esclusione dal gruppo e il non vedersi riconosciuti come degni di attenzione. O peggio di considerarsi non adeguati, sbagliati.

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Brano biblico

Brano:  Gen 3,1-7

Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: "È vero che Dio ha detto: "Non dovete mangiare di alcun albero del giardino"?". Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete"". Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male". Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

 

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Preghiera

 

Preghiera:

Signore Gesù,

Tu sei i miei giorni, non ho altri che te nella mia vita.

Quando troverò un qualcosa che mi aiuta,

te ne sarò immensamente grato;

però Signore, quand'anche io fossi solo,

quand'anche non ci fosse nulla che mi dà una mano,

non ci fosse neanche un fratello di fede che mi sostiene,

Tu, o Signore, mi basti, con Te ricomincio da capo.

Tu mi basti, Signore:

il mio cuore, il mio corpo, la mia vita,

nel suo normale modo di vestire, di alimentarsi, di desiderare

è tutta orientata a Te.

Io vivo nella semplicità e nella povertà di cuore;

non ho una famiglia mia, perché Tu sei la mia casa,

la mia dimora, il mio vestito, il mio cibo,

Tu sei il mio desiderio.

 

Dalla Lettera apostolica Misericordia et misera

Pensiamo solo, a titolo esemplificativo, all’opera di misericordia corporale vestire chi è nudo (cfr Mt 25,36.38.43.44). Essa ci riporta ai primordi, al giardino dell’Eden, quando Adamo ed Eva scoprirono di essere nudi e, sentendo avvicinarsi il Signore, ebbero vergogna e si nascosero (cfr Gen 3,7-8). Sappiamo che il Signore li punì; tuttavia, Egli «fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelle e li vestì» (Gen 3,21). La vergogna viene superata e la dignità restituita.

Fissiamo lo sguardo anche su Gesù al Golgota. Il Figlio di Dio sulla croce è nudo; la sua tunica è stata sorteggiata e presa dai soldati (cfr Gv 19,23-24); Lui non ha più nulla. Sulla croce si rivela all’estremo la condivisione di Gesù con quanti hanno perso dignità perché privati del necessario. Come la Chiesa è chiamata ad essere la “tunica di Cristo”[20] per rivestire il suo Signore, così è impegnata a rendersi solidale con i nudi della terra perché riacquistino la dignità di cui sono stati spogliati. «(Ero) nudo e mi avete vestito» (Mt 25,36), pertanto, obbliga a non voltare lo sguardo davanti alle nuove forme di povertà e di emarginazione che impediscono alle persone di vivere dignitosamente.

Riflettiamo sul fatto che …

La società di oggi ci porta ad essere tutti uguali, vestiti alla moda con cellulari di ultima generazione escludendo anche involontariamente chi non è come noi e che per questo soffre. Ma ci piace realmente una realtà in cui l’importante è apparire? Impariamo ad esser più noi stessi, senza farci influenzare dall’esterno.

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Attività

Lancio: si mettono a disposizione dei ragazzi alcune stoffe con le quali realizzeranno un abito da far indossare a due ragazze/i che saranno le/i modelle/i. I ragazzi si metteranno in gioco con fantasia e creatività per creare abiti che riprendano i loro gusti in fatto di moda.

Attività: Lavoro in piccoli gruppi. Ad ogni gruppetto vengono presentate delle situazioni di difficoltà/disagio. A loro il compito di dare dei consigli “tagliati su misura” che aiutino il protagonista della situazione a sentirsi meglio. Alcune proposte:

Situazione 1: Anna ogni volta che si guarda allo specchio non è contenta dell’immagine che vede riflessa. Vorrebbe fare di tutto per cambiare.

Situazione 2: Guido ha scattato delle foto a Maria dalla finestra dello spogliatoio della palestra e le ha condivise sul gruppo Whatsapp della squadra di calcio. Da lì le foto si sono diffuse in rete. Maria è profondamente ferita dall’accaduto. Cosa diresti a Guido? Cosa diresti a Maria?

Situazione 3: Enrico ha deciso di non uscire più di casa, attuando una forma di protesta perché i suoi genitori non vogliono acquistargli alcuni capi di abbigliamento e scarpe molto costosi, che lui afferma “tutti i suoi amici possiedono”. Cosa suggeriresti alla famiglia e ad Enrico?

N.B. Come per l’attività sul cibo, anche in questo caso andiamo ad affrontare delle tematiche particolarmente delicate in relazione all’età adolescenziale. Valutiamo attentamente, tenendo conto dei ragazzi che abbiamo di fronte, se sia opportuno o meno proporre le situazioni tipo o sceglierne solo alcune.  

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Domande

  • E tu quale rapporto hai con il vestirsi?
  • Quali sono le cose che indossi che ti fanno sentire bene?
  • Credi che l’abito possa dare un’idea di chi sei?
  • Quali sono gli abiti che creano la tua identità?
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Contenuti extra

IL TEST DELL'ARMOCROMIA.

Quando parliamo di armocromia parliamo di una serie di tonalità e sfumature e di quanto queste possano essere o meno in armonia con i nostri colori naturali. Oggi sono state evidenziate ben 4 palette di colori, ciascuna delle quali ispirate alle nuance delle 4 stagioni, che, se scelte correttamente, sono in grado di valorizzarci, in tema di beauty e outfit quotidiani, in modo del tutto naturale. Il nostro test può aiutarti a capire a quale stagione appartieni, anche se, per ottenere un analisi accurata al 100%, sarebbe meglio rivolgersi a una/un consulente d’immagine. Valorizzarsi è importante e fondamentale perchè è un toccasana per l'autostima ed è un modo per prendersi cura di sè. In questo senso può essere una svolta avvicinarsi all'armocromia e comprendere la propria stagione, prediligendo dunque una palette di colori rispetto a un'altra.

Ecco il test: https://beauty.thewom.it/trucco/armocromia-test-stagioni#testonlinearmocromiagratisperscoprirelapropriapalette

 

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