Tutti siamo chiamati ad essere testimoni

Tutti siamo chiamati ad essere testimoni, però esistono molte forme esistenziali di testimonianza. Perché la vita divina si comunica ad alcuni in un modo e ad altri in un altro

Obiettivo

Identificare le figure significative per la propria crescita e quali sono i modelli di vita a cui fa riferimento. Provare ad immaginare che tipo di persone si vuole essere da “grandi”.

 

La luna mostra alla Terra sempre e solo la stessa faccia illuminata dai raggi del sole. Noi possiamo vedere solo una parte, ciò che a noi è visibile. Ma non è il tutto! La Luna è altro… è di più! Il Signore infatti è colui che può vedere e conosce il tutto, il di più che non riusciamo a cogliere, né in noi né negli altri. E Lui può far sì che la parte più nascosta di noi concorra alla realizzazione del regno. Nei Santi noi conosciamo solo la parte di vita che ci è stata comunicata, ma il Signore ha fatto soffiare il suo Spirto sulla totalità della persona. Ed essi hanno fatto sì che la loro vita, non solo fosse illuminata e pervasa dalla luce dello Spirito, ma che essi stessi fossero strumento di “rifrazione” di una luce che attraverso di loro potesse arrivare agli altri.

‘A noi hanno sempre insegnato una cosa: che Dio è la luce e noi dobbiamo riflettere la luce di Dio’. Grande questione! Giusto! Ma neanche per un secondo è giusto! Se noi dovessimo riflettere la luce di Dio, Dio si vedrebbe raggiunto dalla sua immagine, in un insopportabile narcisismo. Noi non dobbiamo riflettere la luce di Dio: la dobbiamo rifrangere. Ogni sostanza ha un suo angolo di rifrazione, una sua specificità. Noi dobbiamo ritornare secondo il nostro carisma, la nostra unicità. Ogni elemento ha un suo angolo di rifrazione che si riconosce facendolo attraversare da un fascio di luce: e così si riesce a vedere e si dice: è lui! Se vedi Picasso, dici: è lui! Vedi Modigliani e dici: è lui!

(cfr PETROSINO in https://www.ilsussidiario.net/news/educazione/2017/5/13/scuola-qual-e-il-meglio-che-desideriamo-per-i-nostri-figli/763938/)

0

Brano biblico

AP 12, 1 -6

Dagli atti degli Apostoli

Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.

COMMENTO

Quanti poeti e scrittori, artisti e cantanti, pittori e musicisti si sono ispirati alla luna per le loro opere e capolavori. Ha affascinato e continua ad affascinare tutti noi la luna. Così l’uomo ce l’ha messa tutta per raggiungerla, toccarla, camminarci sopra. Questo è avvenuto il 20 luglio 1969 alle ore 20:17 nella missione Apollo 11 guidata dall’americano Neil Armstrong. Per noi, più terrestri, la possibilità di guardarla a nasinsù tutte le sere. A volte, piena, a volte mezza, a volte solo uno spicchio.

Non è un pianeta, ma un satellite naturale, l’unico della terra, che orbita mediamente a una distanza di circa 385 mila chilometri dalla terra. La vediamo lì, sopra le nostre testa con i crateri ben visibili ad occhio nudo, splendente più che mai. Ci sono addirittura sciatori che si avventurano sulle piste nelle notti di luna piena, tanto grande è la sua luce. Sappiamo bene però che la luna non risplende di luce propria, ma riflessa. Non ha una luce diretta, ma è illuminata dal sole. E con le sue fasi riesce a spostare addirittura l’acqua del mare. Incredibile la sua forza!

La luna, che nel racconto dell’Apocalisse viene descritta sotto i piedi di una donna vestita di sole, immagine di Maria, è stata usata come simbolo per descrivere la Chiesa. Anche la Chiesa non vive di luce propria ma illuminata dalla luce del sole, immagine che identifica il Signore Gesù. Lui è la luce da luce, il sole che sorge dall’alto, la luce vera venuta nel mondo per illuminare ogni uomo. La Chiesa è il luogo (la luna!) dove è possibile vedere questa luce riflessa. Noi non riusciamo mai a guardare e fissare direttamente il sole con i nostri occhi. La luna invece possiamo rimanere ore incantati ad ammirarla. Nella Chiesa, nella comunità dei battezzati, noi riusciamo a vedere la luce del Signore risorto che brilla sul volto dei suoi figli. Lo Spirito Santo è il fuoco che trasmette questa luce, sono i raggi del sole che permettono alla luce, al calore di raggiungerci e ed essere rimbalzati nel mondo. Maria, madre di Gesù è modello di santità, perché creatura tutta illuminata dal suo Signore

0

Attività e proposte

ATTIVITÀ E PROPOSTE

La Luna è forse la componente del cielo che più ispira al romanticismo e suscita sentimenti di pace e serenità. Come sappiamo, la Luna non brilla di luce propria, ma di quella che proviene dal sole. In un certo senso è quindi testimone della luce del sole. In questa giornata pensiamo dunque alla luna come simbolo dei Santi della Chiesa Cattolica, instancabili testimoni della luce scaturita dal messaggio di Cristo per gli uomini.

Inoltre, nel 50° anniversario del primo viaggio dell’uomo sulla Luna, i ragazzi capiscono come gli astronauti siano stati testimoni certi di una realtà fino ad allora lontana e sconosciuta. Loro ci sono stati, l’hanno vista e possono raccontarla. Così, anche i testimoni della cristianità, i padri della Chiesa, in particolare coloro che hanno usato anche l’immagine della luna per parlare della Chiesa, potrebbero essere impersonati dagli animatori. L’obiettivo è quello di sviscerare qualche personaggio, scorgendo l’aureola del Santo che è visibile dall’osservatorio del cristiano.

Confrontare la scheda.

0

Domande per la riflessione

DOMANDE

  • Come possiamo cercare di imitare la straordinaria vita di questi testimoni?
  • Mi rendo conto di come Dio si sia fidato di questi uomini e donne?
  • Dopo cinquant’anni, qualcuno crede ancora che lo sbarco sulla Luna non sia mai avvenuto. Noi crediamo sinceramente ai testimoni della Fede e alle opere che Dio ha compiuto attraverso di loro?
0

Per la preghiera

Preghiamo assieme il Salmo 136 (vv. 1-9; 26)

Cantiamo il Signore: ha fatto i cieli con amore.

 

Rendete grazie al Signore, perché è buono –

            Sì, il suo amore è per sempre.

Rendete grazie al Dio degli dèi –

            Sì, il suo amore è per sempre.

Rendete grazie al Signore dei signori –

            Sì, il suo amore è per sempre:

 

a lui che solo ha fatto grandi meraviglie –

            Sì, il suo amore è per sempre;

a lui che ha fatto i cieli con maestria –

            Sì, il suo amore è per sempre;

a Lui che ha disteso la terra sulle acque –

            Sì, il suo amore è per sempre;

a Lui che ha fatto i grandi luminari –

            Sì, il suo amore è per sempre,

il sole a governo del giorno –

            Sì, il suo amore è per sempre,

la luna e le stelle a governo della notte –

            Sì, il suo amore è per sempre;

 

Rendete grazie al Dio del cielo –

            Sì, il suo amore è per sempre.

           

Gloria al Padre al Figlio

            e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre

            nei secoli dei secoli. Amen

0

Materiali extra

La Luna per VAN GOGH

0