La preparazione non solo atletica: il ritiro

Comprendere che a volte è necessario prendersi dei momenti di pausa, per avere l’opportunità di guardarsi dentro e prendere consapevolezza si sé, per ripartire con più energia.
Ognuno ha la necessità di allenarsi per migliorarsi e per raggiungere pienamente i propri obiettivi.

Ogni tanto c'è la necessità di fermarsi, prendere un respiro e ricalibrare quali sono i prossimi passi da fare, le prossime mosse. Questo fermarsi non è segno di debolezza, il silenzio non è sinonimo di isolamento, ma anzi diventa un'occasione di crescita, sopratutto per gli adolescenti che spesso vivono momenti di silenzio ma quasi mai di solitudine da persone e oggetti (pensiamo ai numerosi momenti riempiti dal cellulare). Nella vita ogni tanto un momento di solitudine con noi stessi ci permette di andare in profondo e di attivare una ricerca in noi stessi per dare nomi  e confini alle emozioni e ai sentimenti che stiamo provando, per riorganizzare le priorità e  fare delle scelte in modo consapevole. Il  giorno di ritiro allora diventa per la Squadra e per ciascun atleta un giorno fondamentale per raccogliere le energie e le motivazioni che lo portano a dare il meglio di sè nella prova. 

Solo le persone che sanno vivere la verità dentro di sé, nel proprio cuore, potranno raggiungere le felicità. Gesù ce lo dice in modo chiaro. Guardare al proprio cuore, significa decidere di guardare al di là delle apparenze, al di là di ciò che si può vedere, che non sempre rappresenta la verità piena. Una persona che ha il cuore puro è libera e nella libertà agisce per realizzare un piccolo pezzo di Cielo qui sulla Terra.

Dal Vangelo di Marco 6,30-34

Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato.  Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po'». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare.  Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte.

VIVIAMO IL DESERTO

(Da trovare una struttura per vivere il momento del ritiro)

Impegno:  trovo uno spazio di tempo nella giornata per rileggere i giorni trascorsi e vedere se sono riuscito a vivere gli impegni che quotidianamente mi erano stati affidati.

PREGHIERA DELLA SERA

Esame di Coscienza riprendendo il tema della Giornata

E' L'ora di prendersi un'ora per sè.

Ogni ragazzo cerca un luogo che possa sentire proprio, per poter pensare e restare con se stesso. A ciascun ragazzo viene consegnato un sacchetto che contiene altri sacchetti, uno dentro l’altro, come una matrioska. L’idea che si vuole suggerire è quella di addentrarsi nella riflessione, sia con la mente sia concretamente ‘inoltrandosi’, un sacchetto dopo l’altro, nella situazione che troveranno alla fine. Ogni sacchetto contiene: una parola che richiama il mondo del calcio; un altro sacchetto contenente a sua volta le stesse cose. Nell’ultimo sacchetto trovano una situazione in cui immedesimarsi: viene chiesto loro di pensare a cosa potrebbero fare per prepararsi a una specifica situazione.

Di seguito si suggeriscono alcune parole che richiamano il mondo del calcio da inserire nei vari sacchetti e alcune situazioni da poter inserire nel sacchetto finale di ogni ragazzo:

Parole calcistiche: Calcio D'inizio - Mettiti in gioco; Cartellino Rosso - Non ci siamo; Cartellino Giallo - La prossima volta presta più attenzione; Corner - Ti sei salvato appena in tempo; Fuorigioco - Stavi per fare centro, c'è mancato poco; Goal - Hai fatto centro.
Situazioni x sacchetto finale: Orale della maturità/Esame di terza media; Vittoria in una competizione sportiva; Bocciatura; Perdita di una persona cara; Fine di una relazione (d'amore o d'amicizia); Trasferimento in un'altra città (proprio o di una persona cara); Nascita di un/a nuovo/a fratellino/sorellina; Esame della patente; Arrivo di un nuovo animale domestico; Malattia grave di un amico/familiare.

Alla fine del momento personale è previsto un momento di condivisione, di squadra (il ritiro sportivo si fa in squadra per formare e unire anche la squadra stessa).

Si propone di vivere questo momento di condivisione dopo il momento di DESERTO proposto dagli educatori

• Come hai affrontato questo momento? E’ stato difficile vivere il silenzio e riflettere sulla parola?
• Hai sentito la presenza di Dio?
• Quali distrazioni ci sono state?
• Quali persone hanno abitato il tuo silenzio e ti hanno aiutato in questa situazione?
• Davanti ai grandi momenti della vita come ti prepari?