in cerca di ispirazione

Riflettere sui motivi e sulle preoccupazioni che generano questo sentimento. Riconoscere che la consapevolezza dell’ansia può attivare delle risorse in noi.

 

Edvard Munch, L’urlo, 1893 circaOslo, Galleria Nazionale

 

L’origine del quadro è prettamente autobiografica: è infatti lo stesso autore a descriverla in una pagina di diario:

«Una sera camminavo lungo un viottolo in collina nei pressi di Kristiania […]. Era il periodo in cui la vita aveva ridotto a brandelli la mia anima. Il sole calava - si era immerso fiammeggiando sotto l'orizzonte. Sembrava una spada infuocata di sangue che tagliasse la volta celeste. Il cielo era di sangue - sezionato in strisce di fuoco - le pareti rocciose infondevano un blu profondo al fiordo - scolorandolo in azzurro freddo, giallo e rosso – […] ho avvertito un grande urlo ho udito, realmente, un grande urlo - i colori della natura - mandavano in pezzi le sue linee - le linee e i colori risuonavano vibrando - queste oscillazioni della vita non solo costringevano i miei occhi a oscillare ma imprimevano altrettante oscillazioni alle orecchie - perché io realmente ho udito quell'urlo - e poi ho dipinto il quadro L'urlo.»

L'urlo è ambientato in un sentiero in salita, nelle vicinanze di Oslo: il protagonista si sta letteralmente “consumando” in un urlo lancinante, sofferto, che acquisisce un carattere indefinito e universale, facendo diventare la rappresentazione un simbolo dell'angoscia, del dolore e della paura; per emettere il grido, il protagonista, si comprime la testa con le mani, perdendo così ogni caratterista umana e diventando quasi uno spirito, un fantasma deforme. Il vero centro dell'opera è costituito dalla bocca che, aprendosi in maniera innaturale, emette un grido che distorce l'intero paesaggio, restituendo così una sensazione di disarmonia, squilibrio, distruzione. Questo sentimento di malessere era diffuso, all’epoca (fine dell’Ottocento), ove si iniziava a mettere in dubbio le certezze dell'essere umano, proprio mentre Freud iniziava a indagare gli abissi dell'inconscio.

 

The Silent Voice - Gerald Moira (1898)

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contempliamo la bellezza

PER LA PREGHIERA DEL MATTINO:  Salmo 86

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi,
perché io sono povero e misero.

Custodiscimi perché sono fedele;
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te confida.

Pietà di me, Signore,
a te grido tutto il giorno.

Rallegra la vita del tuo servo,
perché a te, Signore, rivolgo l'anima mia.

Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t'invoca.

Porgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.

Nel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido
perché tu mi rispondi.

Fra gli dèi nessuno è come te, Signore,
e non c'è nulla come le tue opere.

Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.

Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.

Mostrami, Signore, la tua via,
perché nella tua verità io cammini;
tieni unito il mio cuore,
perché tema il tuo nome.

Ti loderò, Signore, mio Dio, con tutto il cuore
e darò gloria al tuo nome per sempre,

perché grande con me è la tua misericordia:
hai liberato la mia vita dal profondo degli inferi

O Dio, gli arroganti contro di me sono insorti
e una banda di prepotenti insidia la mia vita,
non pongono te davanti ai loro occhi.

Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà,

volgiti a me e abbi pietà:
dona al tuo servo la tua forza,
salva il figlio della tua serva.

Dammi un segno di bontà;
vedano quelli che mi odiano e si vergognino,
perché tu, Signore, mi aiuti e mi consoli.

 

COMMENTO: Difronte alle situazioni che possono preoccuparci nella vita, il salmista invita a rivolgersi a Dio perché Lui abbia a tendere il suo orecchio ed ascolti quali preoccupazioni portiamo nel cuore.

VANGELO DI RILETTURA: 

Mt 6,25-34

«Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.

(traduzione Nuova Riveduta)

Commento:

Preoccupazioni e ansia ci dicono la nostra poca fiducia nel Signore, nella Vita, in un amico. Se guardiamo alla nostra vita vediamo infiniti segni della provvidenza, dell’amore di Dio per noi che in tante situazioni ci ha nutrito, vestito e dato vita. Solo se mi fido, cala la paura. Solo se credo e spero inizio a vedere in modo nuovo. Quando mi manca il respiro è perchè ho lo sguardo troppo concentrato su me e sui problemi. Quando il mio sguardo è sul Regno, c’è Vita!

Preghiera:  (s. Charles de Foucauld)

Padre, mi affido alle tue mani, disponi di me secondo la tua volontà, qualunque essa sia. Io ti ringrazio. Sono disposto a tutto.

Accetto tutto, purché la tua volontà si compia in me e in tutte le tue creature. Non desidero nient’altro, Padre.

Ti affido la mia anima, te la dono con tutto l’amore di cui sono capace, perché ti amo e sento il bisogno di donarmi a te di rimettermi fra le tue mani, senza limiti, senza misura, con una fiducia infinita perché tu sei mio Padre.

 

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all'opera

ATTIVA L'ANSIA:

Materiale: 

- Bigliettini coppie

- cartellone

- penne o pennarelli

Svolgimento:

Prepariamo dei bigliettini con i nomi di personaggi di coppie, terzetti o quartetti famosi (Topolino e Minnie, Bud Spencer e Terence Hill, Qui Quo e Qua, Athos, Porthos, Aramis, D’Artagnan…ecc), tanti quanti sono i ragazzi. Ognuno pescherà un bigliettino e dovrà trovare la propria coppia o componenti del gruppetto. Una volta ritrovati, chiederemo ai ragazzi di confrontarsi e raccontarsi quali cose mettono loro ansia e appuntarle su un cartellone disponendole lungo un “ansiometro”, da quelle che provocano meno ansia a quelle più ansiogene.

 

UN'ESPERIANSIA:

Un’altra opportunità per affrontare il tema dell’ansia (ma con un pizzico di divertimento e per cercare di sdrammatizzare) potrebbe essere l’organizzazione di un gioco serale come il Giallo, la Cena con delitto o un’Escape room. Su internet si possono trovare molte indicazioni su come preparare questi giochi e anche diverse tracce, che volendo potrete personalizzare e adattare al vostro contesto. Maggiore sarà l’impegno e la cura che metterete nella preparazione, migliore e più divertente può essere il risultato.

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critico d'arte

Per riflettere

  • Ti ritieni ansiogeno (provochi ansia) o ansiolitico (calmi l’ansia)?
  • Ti capita di provare ansia? In quali occasioni? Come reagisci in quei momenti?
  • Conosci un modo per prevenire l’ansia?
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altri stili artistici

The Silent Voice - Gerald Moira (1898)

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