Sfida e competizione: stimarsi a vicenda

Traguardo/Obiettivo

Riconoscere nella competizione e nella sfida un’opportunità per confrontarsi con gli altri, non in un’ottica di “vittoria” ma con lo sguardo della stima.

In questa giornata si prova ad approfondire il tema della competizione. Quali sono le sfide e gli ambiti che i nostri adolescenti vivono con spirito di prova? La sfida diventa non solo un modo per metterci a confronto con gli altri, ma soprattutto con noi stessi per allenarci e migliorare i nostri risultati. Inoltre si prova a comprendere cosa significa saper guardare con stima, allenando uno sguardo di reciproco affetto libero da invidie e gelosie.

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La voce dell'allenatore

Siamo chiamati a correre nella corsa della vita con tutto noi stessi,  ad essere davvero liberi, figli di Dio capaci di fidarci di Lui e non del  potere o delle cose. Quello che ci viene chiesto è di credere che Lui provvede a ciascuno in modo straordinario, perché sa di che cosa abbiamo davvero bisogno. Correre sulla via di Dio è imparare a credere che il suo amore ci riveste ogni giorno gratuitamente.

 
Dal Vangelo di Luca 4,1-13

Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame.  Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane».  Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo».  Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse:  «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio.  Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo».  Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai».  Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù;  sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano;  e anche: essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra». Gesù gli rispose: «È stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo». Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato.

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Allenamento quotidiano

Preghiera

Signore, tocca la mia bocca,

perché non dica niente che possa ferire o distruggere,

perché sappia infondere ottimismo col sorriso

e pronunci solo parole sincere.

 

Signore, purifica i miei occhi,

perché possa scorgere i miei difetti per affrontarli,

vedere con chiarezza tutte le mie capacità per valorizzarle

e guardare gli altri al di là delle apparenze.

 

Signore, pulisci le mie orecchie,

perché diventino sorde ai messaggi inutili

ma siano attente ai consigli di chi mi vuole bene,

sappiano ascoltare le parole degli amici

e, soprattutto, udire la Tua voce che sempre mi parla.

 

Fa' o Signore, che io possa disporre di me,

con tutto ciò che ho e che sono;

che Tu possa disporre di me,

con tutto ciò che ho e che sono! E così sia

 

Impegno:
ci impegniamo  a rispettare tutti i compagni, senza offendere nessuno, coinvolgendo tutti nei giochi e dando a tutti  la possibilità di dare il meglio di sé.

 

PREGHIERA DELLA SERA

Esame di Coscienza riprendendo il tema della Giornata

 

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Gara

“Gareggiate nello stimarvi a vicenda” :

I ragazzi verrano divisi a coppie e legati a due a due per un polso o per una caviglia avendo cura di utilizzare una corda o un nastro che si più lungo di un metro. La coppia dovrà compiere un percorso di 10 tappe, una tappa ogni 10 metri circa. Si suggeriscono le seguenti attività per ogni tappa:

Balletto allo specchio: in ogni coppia, uno dei due ragazzi esegue dei movimenti che l’altro imita standogli di fronte.
Cantare alternati: in ogni coppia, i due ragazzi cantano il ritornello di una canzone, cantando una parola a testa.
Palla che scotta: tenendosi per mano, i due ragazzi di ogni coppia si lanciano la palla mentre avanzano. L’obbiettivo è non farla cadere.
Salto della corda coordinato: con le due mani esterne i ragazzi fanno girare la corda mentre saltano insieme uno affianco all’altro.
Scioglilingua: in ogni coppia, entrambi i ragazzi cercano di dire degli scioglilingua in modo corretto.
Mimo: un animatore mostra una foto/un oggetto/una frase a uno dei due ragazzi, il quale mima a gesti e senza parlare, per far indovinare all’altro.
Chi ride prima?: i due ragazzi si guardano negli occhi, facendo attenzione a non ridere prima dell’altro.
Tennis alla cieca: i due ragazzi si mettono schiena contro schiena, mentre camminano si lanciano una pallina da tennis stando attenti a non farla cadere.
Gioco della fiducia: a turno i due ragazzi di ogni coppia si lasciano cadere nelle braccia dell'altro. (Alternativa nel caso non vi fidiate a farlo fare ai ragazzi: create un percorso ad ostacoli, che uno dei due ragazzi affronterà ad occhi bendati, mentre l'altro lo guiderà).
Addominali: in ogni coppia, i ragazzi fanno degli addominali a turno, battendosi il cinque al termine di ogni turno.

Per poter procedere nel percorso, però, a ogni tappa i ragazzi devono attaccare entrambi addosso all’altro un post-it con una qualità che a loro avviso appartiene all’altro. Alla fine del percorso ciascuno deve avere 10 post-it con 10 qualità.

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Time-out

  • Hai mai pensato che nelle sfide che incontri ogni giorno ci possa essere, nascondere un’opportunità?
  • Nel brano di Vangelo abbiamo visto come Gesù sconfigge il nemico il diavolo, che lo sta tentando.. eppure queste tentazioni e la loro rinuncia rendono Gesù libero.. di amare noi e il mondo.. Quali possono essere per te le tentazioni da sconfiggere per “amare” di più gli altri?
  • Considerando la tua vita, passi più tempo a stimare o invidiare gli altri?
  • Gli altri sono compagni di squadra o avversari?
  • Preferisci correre da solo o camminare insieme agli altri?
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Riscaldamento

Per vedere una GARA a rallentatore: USAIN BOLT a MOSCA (2013)

https://www.youtube.com/watch?v=hgRlrMDQHz4&ab_channel=XaverChan

STORIE DI RECORD ITALIANI: https://www.sportmediaset.mediaset.it/altrisport/atletica/atletica-jacob...

DA le 7 PAROLE dello SPORT di PAPA FRANCESCO:

IMPEGNO: il talento è nulla senza applicazione

“La storia, non solo quella sportiva, racconta di tanta gente di talento che si è poi persa strada facendo. La stessa parabola dei talenti (Mt 25,14-30) ci viene in aiuto in questa riflessione: il servo che al ritorno del padrone restituisce il talento ricevuto, che per paura aveva nascosto sotto terra, viene considerato malvagio non perché ha rubato ma proprio perché non ha messo a frutto ciò che aveva ricevuto in dono. Nello sport non basta avere talento per vincere: occorre custodirlo, plasmarlo, allenarlo, viverlo come l’occasione per inseguire e manifestare il meglio di noi. La parabola di Matteo ci insegna che Gesù è un allenatore esigente: se sotterri il talento, non fai più parte della sua squadra. Dunque avere talento è un privilegio ma anche e soprattutto una responsabilità, di quelle rischiose da custodire”.

SACRIFICIO: il significato della fatica

“A nessuno piace fare fatica perché la fatica è un peso che ti spezza. Se, però, nella fatica riesci a trovare un significato, allora il suo giogo si fa più lieve. L’atleta è un po’ come il santo: conosce la fatica ma non gli pesa perché, nella fatica, è capace di intravedere oltre, qualcos’altro. Trova una motivazione, che gli permette non solo di affrontare la fatica ma quasi di rallegrarsi per essa: senza motivazione, infatti, non si può affrontare il sacrificio. Il sacrificio, poi, richiede disciplina perché possa diventare successo. Penso, ad esempio, alla specialità del getto del peso: non è il peso, il carico, che ti fa cadere, ma come lo porti e lo lanciSe non resti concentrato sull’obiettivo e non hai una motivazione forte, il peso ti sbilancia e ti farà cadere a terra”.

Da la Christus Vivit:

Cari giovani, sarò felice nel vedervi correre più velocemente di chi è lento e timoroso. Correte «attratti da quel Volto tanto amato, che adoriamo nella santa Eucaristia e riconosciamo nella carne del fratello sofferente. Lo Spirito Santo vi spinga in questa corsa in avanti. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede. Ne abbiamo bisogno! E quando arriverete dove noi non siamo ancora giunti, abbiate la pazienza di aspettarci» (CV 229)

 

 

 

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