Eccomi!

È facile cadere nel tranello di identificare il prete come colui che comanda in una comunità, come colui che deve sempre avere l’ultima parola, come colui che decide in base ai suoi “pallini”. Prete e padrone a volte rischiano di diventare sinonimi. Ma se un prete si ritiene padrone o se la sua comunità lo identifica come tale, allora abbiamo sovvertito la logica del Vangelo. Gesù infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti (Mc 10, 45). Il prete, dunque, è in una comunità come servo. E la sua vocazione è richiamo per tutti perché lo stile del servo accompagni l’azione di ogni discepolo e di tutta l’intera comunità.

Obiettivo

Scoprire che tutti siamo chiamati a vivere la nostra vita orientandola ad uno stile di attenzione e di servizio agli altri. 

Lancio del tema

FILM: Ratatouille di Brad Bird.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=5GefcbKsWww

TRAMA: Il protagonista del film è un topo di nome Remy che ha un sogno impossibile, quello di diventare un rinomato cuoco in un ristorante francese a cinque stelle. Assieme allo sguattero, Linguini, percorre il proprio percorso creativo per diventare il maggiore cuoco di Parigi.  Per tutta la vita, Remy ha mostrato un olfatto dotatissimo e il sogno più inusuale possibile per un topo: cucinare in un ristorante rinomato. Senza preoccuparsi dell'evidente difficoltà di emergere nella professione che ha maggiore paura dei topi al mondo, per non parlare degli inviti della sua famiglia ad accontentarsi del suo stile di vita (fatto di mucchi d'immondizia), le fantasie di Remy sono ricche di flambé e sauté. Ma quando le circostanze fanno arrivare Remy nel ristorante parigino reso famoso dal suo eroe culinario, Auguste Gusteau, il cui motto "chiunque può cucinare" ha ispirato Remy per tutta la vita, capisce improvvisamente che venire scoperto in una cucina può essere decisamente pericoloso se si hanno dei baffi e una coda. Nel momento in cui i sogni di Remy sembrano sul punto di andare in fumo, trova quello di cui ha bisogno, un amico che crede in lui: l'addetto alle pulizie del ristorante, un ragazzo timido e isolato che sta per essere licenziato. Ora, non avendo nulla da perdere, Remy e Linguini formano la più improbabile delle coppie, con il goffo corpo di Linguini che canalizza la mente creativa di Remy, mettendo Parigi completamente sottosopra e si ritrovano entrambi a vivere un'incredibile avventura fatta di svolte comiche, sviluppi emotivi e il più improbabile dei successi, che i due non avrebbero mai potuto vivere senza l'aiuto reciproco. 

Perché? Come il topo Remy siamo a capire quale è lo stile/vita al quale siamo chiamati, per poter servire al meglio gli altri e la nostra comunità.

CANZONE: Maggio, The sun

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Storia

Yuto Satō si occupa della produzione del sale, ma non di un sale qualsiasi.

Elio l’ha raggiunto in Giappone: altre 12 ore di volo… Elio comincia a sentire il peso del viaggio.

Yuto si inchina cortesemente al suo ospite europeo, che ricambia il saluto.

Molte volte, Elio si era sentito dire che i giapponesi sono tendenzialmente chiusi e poco espansivi, quindi era abbastanza teso, timoroso di offendere Yuto. E poi, con il loro ritmo lavorativo, i giapponesi sono sempre così occupati!

Nei rapporti con gli sconosciuti, un campo un po' insidioso, lo straniero in Giappone deve aspettarsi di trovare di tutto! Tuttavia, chi ha degli amici giapponesi, sa bene che un giapponese è tutt'altro che poco espansivo!

Dopo le prime frasi di circostanza, Elio e Yuto iniziano a chiacchierare di tradizioni giapponesi e italiane a confronto e in breve il ghiaccio si rompe. Yuto è veramente gentilissimo: molte volte dietro la diffidenza nei confronti di una persona svela poi che c'è un cuore grande che aspetta solo un segnale per mostrarsi agli altri, come un bellissimo fiore.

Elio capisce che in Giappone il consiglio è uno solo: cercate di comunicare, e le persone che incontrerete faranno lo stesso con voi. In questo modo potrete toccare con mano il cuore delle persone che abitano qui e il vostro viaggio ne risulterà notevolmente arricchito.

Rassicurato dall’atmosfera amichevole, Elio nota il particolare colore scuro del sale di Yuto e non trattiene la sua curiosità, chiedendo all’amico giapponese di spiegargliene il motivo.

“Il Moshio è il primo sale marino prodotto dagli antichi giapponesi quasi 2.500 anni fa.”, inizia Yuto.

“Il Giappone è un'isola, ma a causa del clima umido e piovoso, non è mai stato un luogo molto adatto alla grande produzione di sale secco. Per questo, secondo la tradizione, gli antichi giapponesi inventarono il sale-cenere. Spargevano le alghe sulla spiaggia ad asciugare, poi risciacquavano le piante in una piscina di acqua salata isolata, e quindi facevano bollire in una pentola di terracotta l'acqua salata con i pezzi di alghe rimanenti, sul fuoco a legna, per far evaporare il liquido, cristallizzare il sale, e ridurre i pezzi di alghe in cenere. Questa miscela di sale-cenere, Moshio, è il sale migliore della regione.

Oggi la produzione di antico Moshio continua. Il migliore, è estratto dall’acqua salata purissima del mare interno dell’Isola Seto. Viene lasciato in una grande piscina per fare evaporare parte dell'acqua e concentrare la soluzione salina. Sono poi aggiunte all'acqua salata le alghe Hon'dawara, per infondere sapore e colore, così come alcuni minerali, tra cui lo iodio. Dopo qualche tempo, le alghe vengono rimosse e l'acqua salata viene trasferita in una pentola di ferro e cotte finché inizia gradualmente a cristallizzare, diventando una massa simile a un sorbetto denso. Questo viene poi messo in una centrifuga per estrarre più acqua. L'ultimo passo del processo è quello di cucinare la massa di sale in una pentola capiente sul fuoco, mescolando continuamente con una grande pala di legno. Questo elimina quasi tutta l'umidità e il sale si riduce a minuscoli granelli”.

Elio sta scoprendo tanti nuovi originali sapori che, anche in minima quantità, renderanno sicuramente unico il suo dolce.

Perché sì, anche nei dolci, ci vuole quel pizzico di sale.

Non lo sapevate?

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Ingrediente

Amabito No Moshio, o antico sale marino di alghe giapponese.

I rotondi, ricchi sapori di questo sale fino sono dovuti in parte alla presenza di ampie tracce di minerali (calcio, potassio, magnesio, ferro, iodio, ecc), oltre alla straordinaria qualità di umami: il sapore che deriva dalle tecniche uniche utilizzate per la sua produzione.

Il sale è molto secco, con cristalli piccoli, di un lussuoso colore beige, e che completano il suo sapore magnificamente.

Amabito No Moshio ha un grande effetto sui pesci, riso, patate arrosto, pasta, carne rossa, carne di maiale, ma è delizioso anche spolverato sulla superficie di un soufflé di cioccolato. Il salato estrae la dolcezza e il sapore di frutta nascosti nell’amaro soufflé di cioccolato scuro.

Amabito No Moshio è eccezionale anche come sale da cucina, in minestre leggere e salse dove il delicato sale marino contribuisce ad aromi e sapori.

In Giappone è una prelibatezza abbinato a piatti come il sushi o di pesce grigliato.

Cibi tradizionali giapponesi sono: sushi (pesce crudo su base di riso), sashimi (pesce crudo tagliato a fettine), misoshiru (zuppa a base di pasta di soia), soba, udon e ramen (simili agli spaghetti, si mangiano in versioni sia fredde sia calde), shabushabu e sukiyaki (verdure, carne e tofu serviti in una grande pentola), tenpura (crostacei e verdure fritti), tofu (simile al formaggio ma derivato dai fagioli di soia), onigiri (palle di riso condito in diverse maniere), takoyaki (polpette di verdura e polpo o verdura e gamberi), okonomiayki (tipico di Osaka, ha una base di farina e uova e sopra diversi e gustosi ingredienti come vari tipi di verdure, gamberi, uova, salse giapponesi, tonno essiccato, ecc).

Le posate giapponesi sono i bastoncini di legno, chiamati Hashi, ma viene utilizzato anche il cucchiaio per la zuppa di miso.

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Percorso Sacramenti

Brano biblico | Commento | Preghiera | Attività | Per riflettere | Scheda adolescenti

Ordine

BRANO BIBLICO

Il sale della terra (Mt 5, 13)

Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.

COMMENTO

Gesù ci invita ad avere sapore, a dare sapore, proprio come il sale. Il sale non ha un gusto proprio ma ha la capacità di esaltare i sapori dei diversi alimenti. I sacerdoti, chiamati in modo speciale ad essere discepoli di Cristo, hanno il preciso compito di portare Cristo all’uomo, di dare sapore alla vita, per aiutare l’umanità a riconoscerne il gusto profondo e vero, ad assaporarne la bellezza e a gustarla nei suoi diversi aspetti, perché già qui ed ora possiamo pregustare il banchetto che ci attende.

 

PREGHIERA

Signore Gesù,
spesso siamo sordi alla tua Parola,
bussa ai nostri cuori senza mai stancarti,
finché non riconosciamo la tua voce
capace di guidarci alla felicità.
Sappiamo che,  alla tua sequela,
non ci sarà risparmiata la fatica,
ma arriveremo a gustare il sapore intenso
di un capolavoro realizzato.
Rendici sale gli uni per gli altri,
così da dar gusto alle nostre relazioni.
Donaci sacerdoti entusiasti
che sappiano smuovere in noi il desiderio di seguirti.

 

ATTIVITA’: SPIRITUAL TRAINER

Con l’accompagnamento di una musica di sottofondo i ragazzi sono invitati a seguire le istruzioni di una voce guida: lo spiritual trainer. Verranno proposti alcuni gesti e i ragazzi potranno assumere con il corpo diverse posizioni (ginnastica).

In seguito verrà mostrato un filmato con i momenti più significativi del Sacramento dell’Ordine.

Si potrà quindi riflettere sul significato di alcuni gesti che si vivono anche quotidianamente, ma che possono assumere il loro autentico valore se vissuti all’interno di uno stile di servizio a cui tutti siamo chiamati.

OBIETTIVO: Scoprire che tutti siamo chiamati a vivere la nostra vita orientandola ad uno stile di attenzione e di servizio agli altri. 

MATERIALE: video ordinazione sacerdotale, scaletta per voce guida

IL CORPO E LA PREGHIERA

PER RIFLETTERE

  • Diaconato, presbiterato, episcopato, conosci i diversi gradini del sacramento dell’ordine?
  • Il Signore chiama solo i Sacerdoti o chiama anche te?
  • Pensi che il Signore ti chiami ad una speciale consacrazione?
  • Che ruolo ha il sacerdote nella tua vita e cosa ti aspetti da lui?
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Percorso Comunità

Brano biblico | Commento | Preghiera | Attività | Per riflettere | Scheda adolescenti

Servizio

BRANO BIBLICO

At 6, 1-7

In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell'assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove. Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: "Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola". Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani. E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede.

COMMENTO

Il racconto degli Atti ci descrive l’istituzione dei diaconi, di coloro che esercitano la diaconia (=servizio) all’interno della comunità. È un ministero istituito. Sono uomini scelti, non pescati a caso nel mazzo dei discepoli. Ne vengono elencate anche le caratteristiche: uomini di buona reputazione, cioè conosciuti e ben voluti dalla gente; pieni di Spirito, cioè uomini di fede che si lasciano guidare dallo Spirito Santo, che ne sanno riconoscere l’azione nella storia; pieni di sapienza, cioè capaci di andare in profondità, non superficiali, attenti conoscitori di Dio. A questi uomini viene affidato il servizio alle mense… che qualcuno nella Chiesa viva come segno di Cristo servo non è questione di delega. Ma è segno in quanto ogni cristiano è chiamato a vivere lo stile del servo.

PREGHIERA

Preghiera del servizio (Don Angelo Saporiti)

Signore, fa' di noi persone capaci di servire.
Mettici al servizio dei nostri fratelli e sorelle più soli,
più emarginati, più bisognosi di cure e di aiuto.
Dà loro il pane quotidiano insieme al nostro amore
pieno di comprensione, di pace, di gioia.
Signore, fa' di noi persone capaci di servire,
per portare l'amore dove c'è l'odio,
lo spirito del perdono dove c'è l'ingiustizia,
l'armonia dove c'è la discordia,
la verità dove c'è l'errore,
la fede dove c'è il dubbio,
la speranza dove c'è la disperazione,
la luce dove ci sono ombre,
e la gioia dove c'è la tristezza.
Signore, fa’ di noi persone capaci di servire
e di vivere solo dell'amore che tu ci doni.

 

ATTIVITA’: LA PUCCIA LECCESE

Svolgimento: Si scrivono su dei bigliettini i nomi di tutti i partecipanti del campo (compresi animatori, cuochi… etc..). Ognuno pesca un bigliettino.

A questo punto ogni ragazzo deve preparare il panino per la persona che gli viene affidata. Durante la cottura i ragazzi sono invitati a preparare la tavola, per la persona che hanno in custodia. Su un tavolo vengono disposti poi gli ingredienti della farcitura (affettati, salse, tonno, uova, verdure varie…). Ogni ragazzo dopo aver recuperato il panino, viene invitato a farcirlo pensando all’altro e ai suoi gusti.

Dopo ci si scambia i panini e si mangia tutti assieme.     

MATERIALE: Ricetta (trovate la ricetta qui ),  ingredienti per la Puccia, per la sua farcitura e bigliettini con i nomi dei partecipanti del campo

 

PER RIFLETTERE

  • Pensa alla tua comunità,  dove senti che c’è bisogno di un po’ di “Sapore”, e dove tu ti potresti mettere gioco?
  • Che tipo di sale ti senti? Sai dare sapore alle cose che fai?
  • Riesci ad intuire i gusti dell’Altro?
  • Sai rendere saporita la tua vita? Attraverso quali esperienze?
  • In che modo il servizio può dare sapore alla tua vita e a quella della tua comunità?
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