La casa

In continuità con l’argomento del Cre-Grest 2014, Piano terra, anche la proposta per i campi estivi rivolta agli adolescenti prende vita dal tema dell’ “Abitare”.
Abitare è un modo di occupare uno spazio che ne assume i vincoli ma non ne resta ingabbiato; è un modo di collocarsi in un ambiente predeterminato, ma essere capaci di personalizzarlo, arricchirlo, trasformarlo. Soprattutto, abitare è relazionale. E’ condividere uno spazio per poter svolgere delle funzioni, ma anche per il piacere di essere insieme, di gioire della varietà dell’umano, di celebrare, attraverso la convivialità, quella che De Certeau chiama “la festa dell’incontro con l’altro”.

Abitare vuol dire prendersi cura dello spazio, perché se ci si limita a sfruttarlo, ben presto non avrà più niente da regalarci. Vuol dire sviluppare una consapevolezza ecologica, di insieme, attenta agli equilibri e alle interdipendenze, alle conseguenze, nel tempo, delle diverse scelte; e poi prospettica, non limitata al qui e all’ora del mio esserci. Vuol dire lasciare a chi verrà dopo di noi un luogo migliore di come lo abbiamo trovato.
Pensare al futuro, ma anche ricordare: le nostre memorie sono sempre ancorate a uno spazio, e i luoghi sono teatri di ricordi multisensoriali (i suoni, le voci, gli odori, la luce…).

Gaston Bachelard ha catturato in modo suggestivo la poetica dello spazio, sia di quello sconfinato dei grandi orizzonti, sia di quella “immensità intima” che è delimitata dalla casa (G. Bachelard, La poetica dello spazio, Bari, Dedalo, 1999).
Abitare vuole dire anche rendere abitabile ciò che apparentemente non lo è: lo spazio freddo della tecnica, la distanza dall’altro che pare insuperabile. Abitare è allestire uno spazio che può diventare comune, investendolo di significato e di attesa.” (Chiara Giaccardi, L’era dei testimoni digitali )

Abitare è già un verbo programmatico, diverso da alloggiare, risiedere, occupare: è un verbo che designa un’azione tipicamente umana, perché solo gli esseri umani abitano. Abitare vuol dire dare forma al proprio ambiente e non solo adattarvisi; significa iscrivere nell’ambiente i significati rilevanti non solo per sé, ma per il gruppo in cui ci si riconosce (perché abitare è sempre un’azione collettiva)". (Chiara Giaccardi, Se la fede abita la Rete)
 
Ecco, allora, affacciarsi l’idea della CASA come luogo abitato per eccellenza, ma che può assumere diverse valenze e significati a seconda della fase di vita nella quale ci troviamo. Durante la fanciullezza appare come luogo di protezione, nel periodo dell’adolescenza è l’ambiente del ritorno e dell’apertura verso gli altri; durante la giovinezza è il punto di partenza per un distacco verso una scelta libera… Passaggi importanti che maturano all’interno di ambienti che con la loro caratterizzazione segnano in modo profondo la vita dei soggetti.

I vari ambienti visitati sono come luci che aiutano a spalancare gli occhi per scorgere le ricchezze che sono in ogni angolo della casa. Quando si guardano queste stanze, si è come invitati ad alzarsi in piedi, a lasciare l’abituale posizione da seduti, a diventare altri: a seguire e valorizzare i loro elementi per divenire se stessi nella totale espressione delle cose positive che sono racchiuse in noi. (G. Barbon R. Paganelli, Si seppe che Gesù era in casa, EDB)

Abbiamo provato a guardare come gli adolescenti abitano ogni ambiente, le stanze della casa, e come, invece, potrebbero essere abitati, in un’ottica di crescita personale, di apertura agli altri, di progettualità per il proprio futuro. L’esperienza varia e complessa della casa non è estranea alla proposta cristiana.
Vogliamo accompagnare i nostri adolescenti alla riscoperta dei valori che l’esperienza quotidiana dell’”Abitare” porta con sé, per raggiungere la consapevolezza che è proprio a partire da ciò che viviamo ogni giorno che possiamo rispondere alla chiamata e al progetto di Dio per la nostra vita.

Obiettivo generale del campo: provare a stendere una propria regola di vita

 

salotto
camera
cucina
bagno
giardino
soffitta
studio
taverna
regola
entrata

Sussidio animatori: 

DLin DLon!!! Avanti!

Apriamo la porta di questa casa e vediamo cosa offre la visita della sue stanze. Potete iniziare dall’ambiente che preferite.

Obiettivo generale per ogni ambiente: riflettere sulla percezione soggettiva della stanza e sull’utilizzo che ne fa l’adolescente. Scoprire in che modo si possano abitare i diversi ambienti, riconoscendo, per ognuno, il valore che può arricchire la persona e la vita.

In ogni stanza si entra… si sta… e si esce.

Si entra: ognuno per come è in questo momento della propria vita, con i propri punti di vista, con i propri atteggiamenti.

Si sta: ci si ferma un po’ all’interno provando a guardarsi intorno, fino a volgere lo sguardo dentro di sé per provare a riflettere sulla propria vita presente, sforzandosi di dare un’occhiata al futuro.

Si esce: diversi da come si è entrati, con uno sguardo nuovo su di sé e sugli altri, dopo aver provato a definire quali passi è necessario fare per proseguire nel cammino di crescita che stiamo vivendo.

Questo modo di “abitare” le stanze della casa aiuterà gli adolescenti a stendere la propria regola di vita per abitare in modo responsabile.

Come?

La griglia riportata di seguito mostra, in sintesi, tutta la “casa” che andremo ad abitare: la porta fa vedere il passaggio evolutivo che si propone di far compiere ai ragazzi, la differenza di atteggiamento da come si entra a come si esce dalla stanza; gli obiettivi specifici individuati per ogni ambiente, e il brano biblico, tratto dai Vangeli, di riferimento per il tema proposto.

Stanza porta obiettivo brano biblico
Entrata   Avvio del campo: introduzione e lancio del tema Mc 3, 20-26: Se una casa è DIVISA in se stessa
Salotto Dall'isolamento...all'accoglienza e condivisione Riscoprire l'importanza dell'accoglienza e il valore di ogni persona, per riconoscere in ogni incontro un'occasione di crescita Lc 19, 1-10: Zaccheo
Camera Dal ripiegamento in se stessi, intimità, ...all'interiorità spirituale (giorno di deserto?) Maturare la propria spiritualità intesa come capacità di dare senso e spessore a ciò che si vive Lc 6, 46-49: Simile a un uomo che costruendo una casa ha SCAVATO molto PROFONDO
Cucina Dal mordi e fuggi... al luogo della convivialità, dell'attenzione all'altro e del servizio Riconoscere che la tavola è un'occasione preziosa per stare insieme e crescere nell'attenzione reciproca. Scoprire come questa dimensione possa esprimersi in un atteggiamento di servizio al bene dell'altro. Mt 26, 20-30: L’ULTIMA CENA. Tradimento di Giuda ed EUCARISTIA
Bagno Dalla cura esagerata di sé per apparire e dalla vanità… alla cura e al rispetto del proprio corpo per sé e per gli altri Cogliere come il rispetto e l'amore verso se stessi passi in primo luogo dalla cura del proprio corpo come tempio dello spirito e come mezzo di relazione con gli altri Mc 2, 1-12: PARALITICO calato dal tetto
Giardino Dall'uscire per nascondersi...all'uscire per mettersi in gioco Scoprire il valore del tempo libero da impegni, come opportunità per mettere in gioco le proprie doti e coltivare interessi e passioni. Mt 5, 13-16: SALE della terra e LUCE del mondo
Soffitta Dallo stipare perché non serve più... al fare memoria delle proprie radici Riconoscere che quello che siamo oggi ha radici nel tempo già vissuto.
Riscoprire il valore del rispetto e della riconoscenza nei confronti dei propri genitori e della famiglia di origine.

Lc 2, 41-52: Gesù nel TEMPIO e con la famiglia nella CASA di NAZARETH

Studio Dall'obbligo e dal peso dello studio... all'opportunità di crescere e arricchirsi Riconoscere che la fedeltà ad un impegno, o a un dovere (specie nella scuola), è un'occasione di arricchimento culturale e un contributo alla formazione personale. Mt 7, 13-14: Entrate per la PORTA STRETTA
Taverna Dal divertimento come sballo... al divertimento per costruire legami e relazioni significative Riconoscere il divertimento come sana occasione per esprimere se stessi e dare valore alle relazioni con gli altri Gv 2, 1-11: Il VINO BUONO di Cana
Regola   Chiusura del campo: stesura della regola di vita Lc 10, 38-42: Marta e Maria 

 

Quali strumenti?

Ogni stanza della casa apre una pagina dedicata a voi animatori. Oltre all'obiettivo specifico per quell' ambiente, potete trovare la chiave per entrare (anche se siete già entrati…) che illustra il tema della giornata dando una lettura antropologica ed educativa del locale della casa in cui vi trovate. Si propongono delle attività e delle domande che possono facilitare il confronto in gruppo, suggerisce dei link ad ulteriori articoli o materiali di vario genere che possono arricchire la vostra preparazione o essere utilizzati come provocazione o attivazione.
I brani biblici sonO stati scelti dai Vangeli: vedono la figura di Gesù in situazioni in cui parla della casa o si trova a casa di qualcuno. 
La scheda ragazzi è pronta da stampare: presenta il brano di Vangelo di riferimento, due testi proposti per la preghiera (il primo è tratto dalle orazioni della comunità di Bose),  le domande che possono guidare il lavoro di gruppo e una provocazione che possa aiutarli a definire, per ogni giornata, un punto della regola di vita. Una scheda conclusiva, che trovate nella stanza regola, potrà raccogliere i passi individuati nelle diverse giornate, aiutando a fare una sintesi della Regola di Vita.
Per accompagnare il cammino del campo, proponiamo una locandina: un'immagine per ogni stanza, che potete stampare e magari appendere alle pareti della casa dove trascorrete l'esperienza estiva.
Per ogni ambiente viene proposta una diversa modalità di preghiera: perché ogni ragazzo possa sperimentare quella a lui più confacente, così che, anche attraverso quest'esperienza, possa individuare la regola per vivere meglio la propria spiritualità. 
La proposta celebrativa  pensata per la  cucina, il luogo più vissuto della casa, quello che ne è il cuore, dove la famiglia ha occasione di ritrovarsi insieme, è la CELEBRAZIONE EUCARISTICA; l'ADORAZIONE EUCARISTICA è stata collocata in salotto dove si ricevono gli ospiti importanti; nella camera c'è l'ICONA per una preghiera più intima e personale; al bagno, dove ci si lava e ci si purifica, è abbinata la CELEBRAZIONE PENITENZIALE; in giardino la VIA LUCIS; in soffitta, dove non mancano cose che ci aiutano a far memoria, la LITURGIA DELLE ORE; nello studio, luogo di approfondimento, la LECTIO DIVINA e in taverna, come nella grotta delle apparizioni, il ROSARIO a Maria.

Abbiamo già visto come nell'"abitare" sia contenuto il senso stesso dell'entrare in relazione con gli altri. Invitiamo, quindi, gli educatori ad avere un'attenzione particolare e costante a favorire l'incontro di tutti con tutti, nelle diverse proposte e con le tante possibilità che un campo estivo può offrire.